Perde il lavoro e si dà fuoco
in auto: tragedia in piazza a Villabate
PALERMO. "Perdonami per quello che sto
facendo, ti voglio bene...". E' stato questo l'ultimo messaggio inviato
con il suo telefonino alla figlia Federica da Ferdinando Bosco, 54 anni, poco
prima di cospargersi di benzina e darsi fuoco all'interno della auto nei pressi
del mercato ortofrutticolo di Villabate. L'uomo una settimana fa era stato
licenziato dalla ditta di autotrasporti per la quale lavorava.
L'ennesima
mazzata dopo la recente morte della madre e la separazione dalla moglie. La
perdita del lavoro lo aveva fatto precipitare in uno stato di profonda
prostrazione. Tanto che quando la figlia ha ricevuto il messaggio ha subito
intuito quello che stava per accadere e si è precipitata di corsa in piazza
Figurella, dove il padre caricava di solito sul suo camion le cassette di
prodotti agricoli destinate ai mercati della Sicilia. Ma quando la giovane è
arrivata le fiamme erano già alte. Ha tentato di avvicinarsi ma è stata
allontanata dai carabinieri e dai vigili del fuoco, impegnati a spegnere il
rogo prima che l'auto esplodesse.
"Federica
è arrivata davanti alla Fiat Idea in fiamme dopo avere ricevuto il messaggio
del padre, ha provato a salvarlo ma non c'è stato nulla da fare" racconta
singhiozzando un cognato dell'autotrasportatore. Sul luogo della tragedia,
davanti all'auto carbonizzata ancora in fumo, scene strazianti. I parenti della
vittima si abbracciano, piangono, si disperano. "Non si può morire così -
dice tra le lacrime un'altra cognata - Non è giusto". "Da quando
aveva perso il lavoro era disperato - commenta un altro parente - questo
suicidio è uno schiaffo per tutti. Ci vuole coraggio a togliersi la vita in
questo modo".
Ferdinando
Bosco, che si era da poco trasferito da Palermo alla vicina Villabate, era
separato; la figlia, alla quale era legatissimo, viveva con la moglie. Una
solitudine amplificata dalla recente perdita della madre e dalla lettera di
licenziamento ricevuta una settimana fa. Un dolore profondo che lo ha portato a
progettare di togliersi la vita alla maniera dei bonzi. L'autotrasportatore non
ha lasciato nulla al caso. Nell'auto, accanto al cadavere della vittima, è
stata trovata dagli investigatori una tanica di benzina. Un suicidio studiato
nei minimi dettagli, compreso quell'ultimo Sms alla figlia:
"Perdonami".
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