martedì 9 febbraio 2016

pc 9 febbraio - DUE PAROLE SULLA "ADOZIONE DEL FIGLIASTRO"

Monica Cirinnà è la senatrice sedicente democratica relatrice del testo originale del disegno di legge sulle unioni civili in questo periodo in discussione in Parlamento; si tratta di un provvedimento che, quando e se sarà licenziato, avrà l’effetto di permettere all’Italia di uscire dal peggiore oscurantismo in tema di diritti delle coppie di fatto.
Al momento il nostro Paese è rimasto l’unico in Europa a non riconoscere alcuni diritti fondamentali ai componenti di coppie non legate dal vincolo matrimoniale; a titolo esemplificativo: da quello di successione a quello di visita in caso di ricovero in ospedale.
Tutto questo accade perché, nel Parlamento borghese, siede un gruppo di “rappresentanti del popolo” che – nel migliore dei casi – dovrebbe essere processato per il reato di alto tradimento, essendo palesemente agli ordini di uno Stato straniero: quella piazzetta pomposamente chiamata Città del Vaticano.
Non può esserci alcun dubbio sul fatto che gentaglia come Gaetano Quagliarello, Carlo Giovannardi, Angelino Al Fano, ed i loro accoliti, siano stati messi lì dalle peggiori gerarchie oscurantiste che albergano nella comunità cristiana-cattolica-apostolica-romana: quella parte di essa, cioé, che teme che il popolo possa emanciparsi, e comprendere finalmente il ruolo reazionario della schifosa pretaglia.
In questo senso la “adozione del figliastro” – questa è la traduzione del termine anglosassone “stepchild adoption” – costituisce soltanto un pretesto: in discussione non è soltanto il fatto che una persona possa adottare, con il consenso del genitore biologico, il figlio del proprio partner, ma tutto l’impianto su cui si regge la  così detta “famiglia tradizionale”.
Trovo del tutto normale che la schifosa pretaglia non intenda rinunciare a quelle centinaia di milioni di Euro esentasse che vengono versate – sotto forma di donazioni volontarie – nelle sue casse da chi contrae matrimonio religioso: ritengo molto meno logico che esistano dei personaggi politici pagati da tutti gli italiani, non solo dagli ecclesiastici, che si affannano a difendere tutti i privilegi di cui gode questa brutta gente.
Genova, 09 febbraio 2016

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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