Nato e governi europei con il governo Renzi hanno deciso nell'ultimo vertice di sostenere la Turchia - e quindi l'ISIS - contro Siria e Russia
Non ci vengano quindi a rompere i co... con la sedicente lotta al 'terrorismo'!
- David L. Phillips
LA COLUMBIA UNIVERSITY DI NEW YORK, ISTITUTO PER LO STUDIO DEI DIRITTI UMANI
Documento di Ricerca: Legami ISIS-Turchia
Di David L. Phillips
Introduzione
La Turchia collabora con lo Stato Islamico (ISIS)? Le accuse vanno dalla cooperazione militare e il trasferimento di armi al supporto logistico, l’assistenza finanziaria, e la fornitura di servizi medici. Si sostiene inoltre che la Turchia abbia chiuso un occhio di fronte agli attacchi dell’ISIS contro Kobani.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan e il Primo Ministro Ahmet Davutoglu negano fortemente alcun tipo di complicità con l’ISIS. Erdogan ha visitato il Consiglio sulle Relazioni Estere il 22 settembre 2014. Ha criticato “le campagne diffamatorie [e] i tentativi di distorcere la percezione su di noi.
“Erdogan ha screditato, “Un attacco sistematico sulla reputazione internazionale della Turchia”, lamentando che “la Turchia è stata oggetto di notizie ostili e molto ingiuste da parte degli organi di informazione.” Erdogan ha suggerito: “La mia richiesta per i nostri amici negli Stati Uniti è quella di presentare la vostra valutazione sulla Turchia basando le informazioni su fonti oggettive.”
Il programma della Columbia University sulla Costruzione della Pace e dei Diritti ha assegnato ad un team di ricercatori negli Stati Uniti, in Europa e in Turchia il compito di esaminare i media turchi e internazionali, per valutare la credibilità delle accuse. La presente relazione si basa su una serie di fonti internazionali – Il New York Times, The Washington Post, The Guardian, il Daily Mail, la BBC, Sky News, così come fonti turche, la CNN turca, Hurriyet Daily News, Taraf, Cumhuriyet, e Radikal, tra gli altri.
Accuse
La Turchia Fornisce materiale militare all’ISIS
• Un comandante dell’ISIS il 12 agosto 2014 ha detto al Washington Post:
“La maggior parte dei combattenti che si sono uniti a noi all’inizio
della guerra è arrivata attraverso la Turchia, e lo stesso dicasi per le
nostre attrezzature e forniture.”
• Kemal Kilicdaroglu, capo del Partito Repubblicano del Popolo (CHP), il 14 ottobre 2014 ha rilasciato una dichiarazione
presso l’Ufficio del Procuratore di Adana, sostenendo che la Turchia ha
fornito armi ai gruppi terroristici. Ha anche fornito trascrizioni
delle interviste
da parte di camionisti che hanno consegnato le armi ai gruppi. Secondo
Kilicdaroglu,
,
il governo turco sostiene che i camion fossero destinati agli aiuti
umanitari ai turkmeni, ma i turkmeni sostengono che nessun aiuto
umanitario sia stato consegnato.
• Secondo il vice-presidente del CHP Bulent Tezcan, il 19 gennaio 2014 tre camion sono stati fermati
ad Adana per l’ispezione. I camion sono stati caricati con le armi
nell’aeroporto di Esenboga ad Ankara. Gli autisti hanno guidato i camion
al confine, dove un agente del MIT avrebbe dovuto prenderne il posto e
guidare i camion in Siria per fornire materiali all’ISIS e ai gruppi in
Siria. E’ successo molte volte. Quando i camion sono stati fermati, gli
agenti del MIT hanno cercato di impedire agli ispettori di guardare
dentro le casse. Gli ispettori hanno trovato razzi, armi e munizioni.
• Informazioni di Cumhuriyet
Fuat Avni, un utente per eccellenza di Twitter, ha relazionato
sull’inchiesta della corruzione del 17 dicembre che i nastri audio
confermano che la Turchia ha fornito aiuti finanziari e militari ai
gruppi terroristici legati ad Al Qaeda il 12 ottobre 2014. Sui nastri,
Erdogan fa pressione alle forze dell’armata turca affinché entrino in
guerra con la Siria. Erdogan ha chiesto ad Hakan Fidan, capo
dell’agenzia nazionale dei servizi segreti turchi (MIT), di trovare una
giustificazione per attaccare la Siria.
• Hakan Fidan ha detto al
Primo Ministro Ahmet Davutoglu, Yasar Guler, un alto funzionario della
Difesa, e Feridun Sinirlioglu, un alto funzionario degli Esteri: “Se
necessario, manderò 4 uomini in Siria. Io formulo un motivo per andare
in guerra sparando 8 razzi in Turchia. Farò in modo che attacchino la
tomba di Suleiman Shah.”
• Documenti apparsi
il 19 settembre 2014 mostrano che l’emiro saudita Bender Bin Sultan ha
finanziato il trasporto di armi a ISIS attraverso la Turchia. Un volo
dalla Germania ha scaricato le armi nell’aeroporto Etimesgut in Turchia,
che sono state poi divise in tre contenitori, due dei quali sono stati
dati all’ISIS e uno a Gaza.
La Turchia ha fornito l’assistenza logistica e di trasporto ai combattenti dell’ISIS
•Secondo Radikal
il 13 giugno 2014 il Ministro dell’Interno Muammar Guler ha firmato una
direttiva: “Secondo i nostri profitti regionali, aiuteremo i militanti
di al-Nusra contro il ramo dell’organizzazione terroristica PKK, il PYD,
all’interno dei nostri confini … Hatay è una location strategica per i
mujaheddin che attraversano i nostri confini verso la Siria. Il supporto
logistico per i gruppi islamisti sarà aumentato, così come la loro
formazione, l’assistenza ospedaliera, e un passaggio sicuro per lo più
si svolgerà a Hatay … Il MIT e la Direzione degli Affari Religiosi
coordineranno il collocamento dei combattenti negli alloggi pubblici.”
• Il Daily Mail ha riportato
che il 25 agosto 2014 molti militanti stranieri si sono uniti all’ISIS
in Siria e in Iraq dopo aver viaggiato attraverso la Turchia, ma la
Turchia non ha cercato di fermarli. Questo articolo descrive come
militanti stranieri, soprattutto dal Regno Unito, si siano recati in
Siria e in Iraq attraverso il confine con la Turchia. Lo chiamano il
confine della “Porta per la Jihad.” I soldati dell’esercito turco
chiudono un occhio e li fanno passare oppure gli jihadisti pagano le
guardie di frontiera non più di $ 10 per agevolare il loro passaggio.
• Sky News in Gran Bretagna ha ottenuto
documenti che dimostrano che il governo turco ha timbrato i passaporti
di militanti stranieri che intendono attraversare il confine della
Turchia verso la Siria per unirsi all’ISIS.
• La BBC ha intervistato abitanti del
villaggio, che affermano che gli autobus viaggiano di notte, portando
gli jihadisti per combattere le forze curde in Siria e in Iraq, non le
Forze Armate Siriane.
• Un alto funzionario egiziano ha segnalato,
il 9 ottobre 2014, che i servizi segreti turchi stanno passando
all’ISIS immagini satellitari ed altri dati.
La Turchia ha provveduto alla formazione dei combattenti dell’ISIS
• La CNN turca ha riferito che il 29 luglio 2014, nel cuore di Istanbul, dei luoghi come Duzce e Adapazari sono diventati luoghi di ritrovo per i terroristi. Ci sono ordini religiosi dove si formano i militanti dell’ISIS. Alcuni di questi video di formazione sono pubblicati sul sito internet di propaganda turca dell’ISIS takvahaber.net. Secondo la CNN turca,
le forze di sicurezza turche, se avessero voluto, avrebbero potuto
fermare questi sviluppi.
• Alcuni turchi che hanno aderito ad un gruppo affiliato dell’ISIS sono stati registrati
durante una riunione pubblica a Istanbul, che ha avuto luogo il 28
luglio 2014.
• Un video mostra
un affiliato dell’ISIS mentre tiene una preghiera/raduno ad Omerli, un
quartiere di Istanbul. In risposta al video, il vice-presidente del CHP e
membro del Parlamento Tanrikulu, ha presentato interrogazioni
parlamentari al Ministro dell’Interno, Efkan Ala, rivolgendo domande del
tipo tipo: “E’ vero che un campo o dei campi
sono stati assegnati ad un gruppo affiliato all’ISIS a Istanbul? che
cosa è questo tipo di affiliazione? da chi è composta? È vero quanto si
sente sul fatto che la stessa area assegnata per il campo viene
utilizzata anche per le esercitazioni militari?”
• Kemal Kilicdaroglu il 14 ottobre 2014 ha messo in guardia
il governo dell’AKP affinché non fornisse soldi e formazione ai gruppi
terroristici. Ha detto: “Non è giusto che i gruppi armati siano
addestrati sul suolo turco. Voi portate combattenti stranieri in
Turchia, mettete i soldi nelle loro tasche, armi nelle loro mani, e
chiedete loro di uccidere i musulmani in Siria. Abbiamo detto loro di
smettere di aiutare l’ISIS. Ahmet Davutoglu ci ha chiesto di mostrare la
prova. Tutti sanno che stanno aiutando l’ISIS.
• Secondo l’intelligence giordana,
la Turchia ha addestrato militanti dell’ISIS per delle operazioni
speciali.
La Turchia offre cure mediche ai combattenti dell’ISIS
• Un comandante dell’ISIS ha dichiaratoal Washington Post il 12 agosto 2014, “Abbiamo avuto alcuni combattenti – anche membri ad alto livello dello Stato islamico – che sono stati curati negli ospedali turchi.”
• Taraf ha riferito il 12 ottobre 2014 che Dengir Mir Mehmet Fırat, uno dei fondatori dell’AKP, avrebbe detto che la Turchia ha sostenuto gruppi terroristici e continua a sostenerli e li fa curare negli ospedali. “Al fine di indebolire gli sviluppi in Rojava (Kurdistan siriano), il governo ha dato le concessioni e le armi a dei gruppi religiosi estremisti… il governo stava aiutando i feriti. Il ministro della Salute ha detto qualcosa del tipo che si tratta di un dovere umano prendersi cura dei feriti dell’ISIS.”
• Secondo Taraf,
Ahmet El H, uno dei principali comandanti dell’SIS e il braccio destro
di Al Baghdadi, è stato curato in un ospedale di Sanliurfa, Turchia,
insieme con altri militanti dell’ISIS. Lo Stato turco ha pagato per le
loro terapie. Secondo le fonti di Taraf, alcuni militanti dell’ISIS sono
stati curati negli ospedali in tutta la Turchia sud-orientale. Sempre
più militanti sono arrivati per i trattamenti dall’inizio dei raid aerei
nel mese di agosto. Per essere più precisi, otto militanti ISIS sono
stati trasportati attraverso il valico di frontiera di Sanliurfa; questi
i loro nomi: “Mustafa A., Yusuf El R., Mustafa H., Halil El M.,
Muhammet El H., Ahmet El S., Hasan H., [e] Salim El D.”
La Turchia sostiene l’ISIS finanziariamente attraverso l’acquisto di petrolio
• Il 13 settembre 2014 il New York Times dichiara sugli sforzi dell’amministrazione Obama nel fare pressione sulla Turchia per reprimere la rete capillare commerciale dell’ISIS per il petrolio. James Phillips, membro anziano presso la Heritage Foundation, sostiene che la Turchia non ha usato la mano pesante sulla rete di vendita dell’ISIS perché questa beneficia di un prezzo più basso per il petrolio, e che ci potrebbero essere anche turchi e funzionari governativi che usufruiscono della compravendita.
• Fehim Tasken ha scritto in Radikal il 13 Settembre 2014 di canali illegali che trasportano petrolio dalla Siria alle vicine città di confine in Turchia. Il petrolio viene venduto per non più di 1,25 lire al litro. Taksen ha indicato
che molti di questi canali illegali sono stati smantellati dopo essere
stati in funzione per tre anni, una volta in cui il suo articolo è stato
pubblicato.
• Secondo Diken e OdaTV, David Cohen, un funzionario del Dipartimento di Giustizia, dice
che ci sono individui turchi che, in qualità di intermediari, vendono
il petrolio dell’ISIS
attraverso la Turchia.
• Il 14 ottobre 2014 un parlamentare tedesco del partito dei Verdi ha accusato
la Turchia di consentire il trasporto di armi dell’ISIS sul suo
territorio, nonché la vendita di petrolio.
La Turchia assiste l’ISIS nel reclutamento
• Kerim Kilicdaroglu ha sostenuto il 14 ottobre 2014, che gli uffici dell’ISIS di Istanbul e Gaziantep sono stati usati per reclutare combattenti. Il 10 ottobre 2014, il muftì di Konya ha detto che 100 persone di Konya si sono unite all’ISIS 4 giorni fa. (Vedi QUI
e QUI
.)
• OdaTV sostiene
che Takva Haber serve come canale di propaganda per l’ISIS per
reclutare individui di lingua turca in Turchia e Germania. L’indirizzo a
cui questo sito di propaganda è registrato corrisponde all’indirizzo di
una scuola chiamata Irfan Koleji, istituita da Ilim Yayma Vakfi, una
fondazione a sua volta creata, tra gli altri, da Erdogan e Davutoglu. Si
è quindi stabilito che il sito di propaganda fosse gestito dalla scuola
della fondazione avviata dai membri dell’AKP.
• Il Ministro dello Sport Suat Kilic, membro dell’AKP, ha visitato gli jihadisti salafiti che sono sostenitori dell’ISIS in Germania. Il gruppo è
noto perché arriva ai sostenitori tramite la distribuzione gratuita del
Corano e in quanto raccoglie fondi per sponsorizzare attacchi suicidi in
Siria e in Iraq, procacciandosi denaro.
• OdaTV ha prodotto un video che mostra
presumibilmente militanti dell’ISIS che viaggiavano in autobus a
Istanbul.
Le forze turche stanno combattendo a fianco dell’ISIS
• Il 7 ottobre 2014 IBDA-C, un’organizzazione militante islamica in Turchia, si impegna a sostenere l’ISIS. Un amico turco che è un comandante all’interno dell’ISIS, suggerisce che la Turchia sia “coinvolta in tutto questo” e che “10.000 membri dell’ISIS arriveranno in Turchia.” Un membro dell’Huda-Par, nel corso della riunione, afferma che i funzionari criticano l’ISIS ma in realtà simpatizzano con il gruppo (Huda-Par, “Partito della Causa Libera”, che è un partito politico sunnita fondamentalista curdo). Un membro del BBP sostiene che i funzionari del Partito di Azione Nazionale (MHP) siano vicini ad abbracciare l’ISIS. Nel corso della riunione si afferma che i militanti dell’ISIS arrivano in Turchia spesso a riposare, come se si stessero prendendo una pausa dal servizio militare. Asseriscono che la Turchia sperimenterà una rivoluzione islamica, e i turchi dovrebbero essere pronti per la jihad. (Vedi QUI
e QUI
.)
• Seymour Hirsch afferma nella London Review of Books
che l’ISIS ha effettuato attacchi col gas sarin in Siria e che la
Turchia ne era informata. “Per mesi era serpeggiata una forte
preoccupazione tra gli alti vertici militari e la comunità dei servizi
segreti sul ruolo nella guerra dei paesi adiacenti alla Siria, in
particolare la Turchia. Il Primo Ministro Recep Erdogan era noto per il
suo sostegno al Fronte al-Nusra, una fazione jihadista tra l’opposizione
ribelle, così come altri gruppi ribelli islamici. ‘Sapevamo che c’erano
alcuni nel governo turco,’ mi ha detto un ex funzionario
dell’intelligence americana di alto livello e che ha accesso all’attuale
intelligence, ‘che hanno creduto di poter ottenere la testa di Assad in
una stretta per dilettarsi con un attacco sarin all’interno della Siria
– e costringendo Obama a mantenere la sua minaccia di linea rossa.”
• Il 20 settembre 2014 Demir Celik, membro del Parlamento con il Partito Democratico del Popolo (HDP) ha dichiarato
che le forze speciali turche combattono con l’ISIS.
La Turchia ha aiutato l’ISIS nella battaglia per Kobani
• Anwar Moslem, sindaco di Kobani, il 19 settembre 2014 ha proclamato: “Sulla base dell’intelligence abbiamo due giorni prima dello scoppio dell’attuale guerra, i treni pieni di forze e munizioni, che passavano di lì a nord di Kobane, avevano lunghe soste da un’ora e dieci a venti minuti in questi villaggi: Salib Qaran, Gire Sor, Moshrefat Ezzo. Ci sono prove, testimoni e video su tutto questo. Perché l’ISIS è forte solo ad est di Kobane? Perché non è forte anche a sud o ovest? Dal momento che questi treni si sono fermati in villaggi situati nella parte orientale di Kobane, immaginiamo che avevano portato le munizioni e le forze supplementari per l’ISIS.” Nel secondo articolo datato 30 settembre 2014, una delegazione del CHP ha visitato Kobani, dove la gente del posto ha affermato che tutto, dai vestiti che i militanti ISIS indossavano alle loro pistole, proveniva dalla Turchia. (Vedi QUI
e QUI
.)
• Distribuito da Nuhaber, un video mostra
convogli militari turchi che trasportano carri armati e munizioni
muoversi liberamente sotto le bandiere dell’ISIS nella regione di
Cerablus e al valico di frontiera di Karkamış (25 settembre 2014). Ci
sono scritte in lingua turca sui camion.
• Salih Muslim, capo del PYD, asserisce che
120 militanti hanno attraversato la Siria dalla Turchia tra il 20 e il
24 ottobre 2014.
• Secondo un editoriale scritto
da un comandante delle YPG sul New York Times il 29 ottobre 2014, la
Turchia consente che i militanti dell’ISIS e le loro attrezzature
passino liberamente oltre il confine.
• Diken ha riferito,
“i combattenti dell’ISIS hanno attraversato il confine dalla Turchia in
Siria, sopra i binari dei treni turchi che delineano il confine, in
piena vista dei soldati turchi. Sono stati raggiunti dai combattenti del
PYD e si sono fermati.”
• Un comandante curdo a Kobani sostiene
che i militanti dell’ISIS siano in possesso di timbri d’ingresso turchi
sui loro passaporti.
• I curdi che cercano di unirsi alla battaglia a Kobani
sono allontanati dalla polizia turca al confine turco-siriano.
• OdaTV ha rilasciato
una fotografia che ritrae un soldato turco in rapporti di amicizia con i
militanti dell’ISIS.
La Turchia e l’ISIS condividono una visione del mondo
• Rapporti dell’RT riguardo le
osservazioni del vicepresidente Joe Biden che descrivono il sostegno
turco all’ISIS.
• Secondo l’Hurriyet Daily News il 26 settembre 2014, “I sentimenti dei pesi massimi dell’AKP non sono limitati ad Ankara. Sono rimasto scioccato nel sentire parole di ammirazione per l’ISIL da parte di alcuni funzionari di alto livello, anche a Sanliurfa. ‘Sono come noi, in lotta contro le sette grandi potenze nella guerra d’Indipendenza,’ ha detto uno.” “Piuttosto che il [Partito dei lavoratori del Kurdistan] PKK dall’altra parte, avrei preferito avere l’ISIL come vicino di casa,” ha detto un altro.”
• Cengiz Candar, un giornalista turco di tutto rispetto, ha sostenuto
che il MIT ha aiutato come “promotore” lo Stato islamico in Iraq e
Siria, così come altri gruppi jihadisti.
• Un membro del consiglio dell’AKP ha postato
sulla sua pagina Facebook: “Per fortuna l’ISIS esiste… Possa tu mai
rimanere a corto di munizioni…”
• Un supervisore turco dell’Istituto della Previdenza Sociale utilizza
il logo dell’ISIS nelle corrispondenze interne.
• Bilal Erdogan e alcuni funzionari turchi incontrano presunti combattenti dell’ISIS.
* David L. Phillips è Direttore del Programma sulla costruzione della pace e dei diritti presso l’Istituto per lo Studio dei Diritti Umani della Columbia University. Ha servito come consulente senior e esperto per gli Affari Esteri per il Dipartimento di Stato americano.
Fonte: http://www.retekurdistan.it/2015/12/jaccuse-della-columbia-university-ny-sui-collegamenti-turchia-isis
Documento di Ricerca: Legami ISIS-Turchia
Di David L. Phillips
Introduzione
La Turchia collabora con lo Stato Islamico (ISIS)? Le accuse vanno dalla cooperazione militare e il trasferimento di armi al supporto logistico, l’assistenza finanziaria, e la fornitura di servizi medici. Si sostiene inoltre che la Turchia abbia chiuso un occhio di fronte agli attacchi dell’ISIS contro Kobani.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan e il Primo Ministro Ahmet Davutoglu negano fortemente alcun tipo di complicità con l’ISIS. Erdogan ha visitato il Consiglio sulle Relazioni Estere il 22 settembre 2014. Ha criticato “le campagne diffamatorie [e] i tentativi di distorcere la percezione su di noi.
“Erdogan ha screditato, “Un attacco sistematico sulla reputazione internazionale della Turchia”, lamentando che “la Turchia è stata oggetto di notizie ostili e molto ingiuste da parte degli organi di informazione.” Erdogan ha suggerito: “La mia richiesta per i nostri amici negli Stati Uniti è quella di presentare la vostra valutazione sulla Turchia basando le informazioni su fonti oggettive.”
Il programma della Columbia University sulla Costruzione della Pace e dei Diritti ha assegnato ad un team di ricercatori negli Stati Uniti, in Europa e in Turchia il compito di esaminare i media turchi e internazionali, per valutare la credibilità delle accuse. La presente relazione si basa su una serie di fonti internazionali – Il New York Times, The Washington Post, The Guardian, il Daily Mail, la BBC, Sky News, così come fonti turche, la CNN turca, Hurriyet Daily News, Taraf, Cumhuriyet, e Radikal, tra gli altri.
Accuse
La Turchia Fornisce materiale militare all’ISIS
• Un comandante dell’ISIS il 12 agosto 2014 ha detto al Washington Post
• Kemal Kilicdaroglu, capo del Partito Repubblicano del Popolo (CHP), il 14 ottobre 2014 ha rilasciato una dichiarazione
• Secondo il vice-presidente del CHP Bulent Tezcan, il 19 gennaio 2014 tre camion sono stati fermati
• Informazioni di Cumhuriyet
• Hakan Fidan ha detto
• Documenti apparsi
La Turchia ha fornito l’assistenza logistica e di trasporto ai combattenti dell’ISIS
•Secondo Radikal
• Il Daily Mail ha riportato
• Sky News in Gran Bretagna ha ottenuto
• La BBC ha intervistato
• Un alto funzionario egiziano ha segnalato,
La Turchia ha provveduto alla formazione dei combattenti dell’ISIS
• La CNN turca ha riferito che il 29 luglio 2014, nel cuore di Istanbul, dei luoghi come Duzce e Adapazari sono diventati luoghi di ritrovo per i terroristi. Ci sono ordini religiosi dove si formano i militanti dell’ISIS. Alcuni di questi video di formazione sono pubblicati sul sito internet di propaganda turca dell’ISIS takvahaber.net. Secondo la CNN turca
• Alcuni turchi che hanno aderito ad un gruppo affiliato dell’ISIS sono stati registrati
• Un video mostra
• Kemal Kilicdaroglu il 14 ottobre 2014 ha messo in guardia
• Secondo l’intelligence giordana
La Turchia offre cure mediche ai combattenti dell’ISIS
• Un comandante dell’ISIS ha dichiaratoal Washington Post il 12 agosto 2014, “Abbiamo avuto alcuni combattenti – anche membri ad alto livello dello Stato islamico – che sono stati curati negli ospedali turchi.”
• Taraf ha riferito il 12 ottobre 2014 che Dengir Mir Mehmet Fırat, uno dei fondatori dell’AKP, avrebbe detto che la Turchia ha sostenuto gruppi terroristici e continua a sostenerli e li fa curare negli ospedali. “Al fine di indebolire gli sviluppi in Rojava (Kurdistan siriano), il governo ha dato le concessioni e le armi a dei gruppi religiosi estremisti… il governo stava aiutando i feriti. Il ministro della Salute ha detto qualcosa del tipo che si tratta di un dovere umano prendersi cura dei feriti dell’ISIS.”
• Secondo Taraf
La Turchia sostiene l’ISIS finanziariamente attraverso l’acquisto di petrolio
• Il 13 settembre 2014 il New York Times dichiara sugli sforzi dell’amministrazione Obama nel fare pressione sulla Turchia per reprimere la rete capillare commerciale dell’ISIS per il petrolio. James Phillips, membro anziano presso la Heritage Foundation, sostiene che la Turchia non ha usato la mano pesante sulla rete di vendita dell’ISIS perché questa beneficia di un prezzo più basso per il petrolio, e che ci potrebbero essere anche turchi e funzionari governativi che usufruiscono della compravendita.
• Fehim Tasken ha scritto in Radikal il 13 Settembre 2014 di canali illegali che trasportano petrolio dalla Siria alle vicine città di confine in Turchia. Il petrolio viene venduto per non più di 1,25 lire al litro. Taksen ha indicato
• Secondo Diken e OdaTV, David Cohen, un funzionario del Dipartimento di Giustizia, dice
• Il 14 ottobre 2014 un parlamentare tedesco del partito dei Verdi ha accusato
La Turchia assiste l’ISIS nel reclutamento
• Kerim Kilicdaroglu ha sostenuto il 14 ottobre 2014, che gli uffici dell’ISIS di Istanbul e Gaziantep sono stati usati per reclutare combattenti. Il 10 ottobre 2014, il muftì di Konya ha detto che 100 persone di Konya si sono unite all’ISIS 4 giorni fa. (Vedi QUI
• OdaTV sostiene
• Il Ministro dello Sport Suat Kilic, membro dell’AKP, ha visitato gli jihadisti salafiti che sono sostenitori dell’ISIS in Germania. Il gruppo
• OdaTV ha prodotto
Le forze turche stanno combattendo a fianco dell’ISIS
• Il 7 ottobre 2014 IBDA-C, un’organizzazione militante islamica in Turchia, si impegna a sostenere l’ISIS. Un amico turco che è un comandante all’interno dell’ISIS, suggerisce che la Turchia sia “coinvolta in tutto questo” e che “10.000 membri dell’ISIS arriveranno in Turchia.” Un membro dell’Huda-Par, nel corso della riunione, afferma che i funzionari criticano l’ISIS ma in realtà simpatizzano con il gruppo (Huda-Par, “Partito della Causa Libera”, che è un partito politico sunnita fondamentalista curdo). Un membro del BBP sostiene che i funzionari del Partito di Azione Nazionale (MHP) siano vicini ad abbracciare l’ISIS. Nel corso della riunione si afferma che i militanti dell’ISIS arrivano in Turchia spesso a riposare, come se si stessero prendendo una pausa dal servizio militare. Asseriscono che la Turchia sperimenterà una rivoluzione islamica, e i turchi dovrebbero essere pronti per la jihad. (Vedi QUI
• Seymour Hirsch afferma nella London Review of Books
• Il 20 settembre 2014 Demir Celik, membro del Parlamento con il Partito Democratico del Popolo (HDP) ha dichiarato
La Turchia ha aiutato l’ISIS nella battaglia per Kobani
• Anwar Moslem, sindaco di Kobani, il 19 settembre 2014 ha proclamato: “Sulla base dell’intelligence abbiamo due giorni prima dello scoppio dell’attuale guerra, i treni pieni di forze e munizioni, che passavano di lì a nord di Kobane, avevano lunghe soste da un’ora e dieci a venti minuti in questi villaggi: Salib Qaran, Gire Sor, Moshrefat Ezzo. Ci sono prove, testimoni e video su tutto questo. Perché l’ISIS è forte solo ad est di Kobane? Perché non è forte anche a sud o ovest? Dal momento che questi treni si sono fermati in villaggi situati nella parte orientale di Kobane, immaginiamo che avevano portato le munizioni e le forze supplementari per l’ISIS.” Nel secondo articolo datato 30 settembre 2014, una delegazione del CHP ha visitato Kobani, dove la gente del posto ha affermato che tutto, dai vestiti che i militanti ISIS indossavano alle loro pistole, proveniva dalla Turchia. (Vedi QUI
• Distribuito da Nuhaber, un video mostra
• Salih Muslim, capo del PYD, asserisce che
• Secondo un editoriale scritto
• Diken ha riferito
• Un comandante curdo a Kobani sostiene
• I curdi che cercano di unirsi alla battaglia a Kobani
• OdaTV ha rilasciato
La Turchia e l’ISIS condividono una visione del mondo
• Rapporti dell’RT
• Secondo l’Hurriyet Daily News il 26 settembre 2014, “I sentimenti dei pesi massimi dell’AKP non sono limitati ad Ankara. Sono rimasto scioccato nel sentire parole di ammirazione per l’ISIL da parte di alcuni funzionari di alto livello, anche a Sanliurfa. ‘Sono come noi, in lotta contro le sette grandi potenze nella guerra d’Indipendenza,’ ha detto uno.” “Piuttosto che il [Partito dei lavoratori del Kurdistan] PKK dall’altra parte, avrei preferito avere l’ISIL come vicino di casa,” ha detto un altro.”
• Cengiz Candar, un giornalista turco di tutto rispetto, ha sostenuto
• Un membro del consiglio dell’AKP ha postato
• Un supervisore turco dell’Istituto della Previdenza Sociale utilizza
• Bilal Erdogan e alcuni funzionari turchi incontrano presunti combattenti dell’ISIS.
* David L. Phillips è Direttore del Programma sulla costruzione della pace e dei diritti presso l’Istituto per lo Studio dei Diritti Umani della Columbia University. Ha servito come consulente senior e esperto per gli Affari Esteri per il Dipartimento di Stato americano.
Fonte: http://www.retekurdistan.it/2015/12/jaccuse-della-columbia-university-ny-sui-collegamenti-turchia-isis
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