mercoledì 23 dicembre 2015

pc 23 dicembre - USB i fatti che hanno la testa dura sono quelli di un sindacato di base che accetta il recinto politico sindacale del accordo neocorporativo e della dittatura padroni-governo


Sindacato. I fatti hanno la testa dura - daUSB


Sindacato. I fatti hanno la testa dura
Negli ultimi mesi, da quando USB ha deciso “obtorto collo” di sottoscrivere l’accordo del 10 gennaio abbiamo eletto decine e decine di RSU e RLS in moltissimi luoghi di lavoro delle più diverse categorie. Si va dallo straordinario successo a Telecom Sparkle, alle riuscitissime elezioni in ferrovia, nel trasporto pubblico locale – ultimo risultato importante quello di Venezia -, in aziende metalmeccaniche anche di dimensioni interessanti , in aziende chimiche , informatiche, in enti lirici ecc., dal Trentino alla Sardegna.
In tutte queste aziende ciò è stato possibile solo grazie al fatto che il Consiglio nazionale
USB ha deciso, dopo aver lottato in piazza, ed essersi anche opposta nelle aule dei tribunali, contro l’infame accordo del 10 gennaio 2013 che sanciva la possibilità di presentare liste RSU solo alle organizzazioni aderenti all’accordo stesso, di sottoscriverlo senza in alcun modo modificare il giudizio pesantemente negativo sui contenuti dell’accordo stesso.
Anche buona parte di quei pochi che all’interno di USB avevano contestato la scelta operata dal Consiglio nazionale confederale hanno poi scelto di partecipare alle elezioni quando nella propria azienda si sono trovati davanti alla indizione delle elezioni RSU. Ciò gli è stato possibile solo perché si era deciso di sottoscrivere l’accordo.

Solo se sottoscrivi gli accordi voluti dal padrone, dal governo, dal sindacalismo confederale collaborazionista, hai diritto di fare sindacato.
Per l'usb questo va bene
i delegati usb sono delegati atti a fare 'l'opposizione di sua maestà' e a convincere i lavoratori che questo è giusto e possibile.
Quale miglior servizio per padroni, governo, sindacalismo confederale?

Riteniamo che nei prossimi mesi questi successi siano destinati a ripetersi e a moltiplicarsi, il calendario delle elezioni è folto e tutte le nostre strutture sono decise a partecipare.
Allora forse sarebbe il caso di tenere conto, quando si lanciano proclami, si raccolgono firme, si partecipa ad assemblee che la realtà spesso si occupa di smentire, politicamente e materialmente, le teorie, non suffragate dalla realtà.
Ora, anche forti dei risultati ottenuti e del largo consenso che è stato riconosciuto dalle lavoratrici e dai lavoratori al nostro agire nei luoghi di lavoro, dobbiamo certamente inasprire il contrasto all’attacco al diritto di sciopero che pure è insito nell’accordo del 10 gennaio e che sta facendo da battistrada per una più restrittiva normativa sull’esercizio del diritto di sciopero e di conflitto in via generale. Tutta l’organizzazione è impegnata, e non da oggi, su questo fronte. Sarà bene che anche chi ha investito tante energie nel criticare le scelte dell’organizzazione, rivelatesi poi assolutamente vincenti, sia da ora in poi impegnato nella lotta concreta, azienda per azienda e nelle piazze di tutto il Paese, per impedire nei fatti l’applicazione delle previsioni dell’accordo.
E’ così che si rovescia il tavolo, non a chiacchiere
Chi scrive tutto questo non ha neanche il senso del ridicolo quelle delle usb sono le uniche vere 'chiacchiere' . 'cosi' si rovescia il tavolo'..

A giustificazione dell'unico fatto

il teatrino delle rappresentanze sindacali riconosciute con l'USB è finalmente 
completo!

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