Giovedì scorso nel proseguire nello studio del 13° capitolo de Il Capitale su "Macchine e grande industria" abbiamo visto come Marx cita ad un certo punto l'importante testo di Engels "Situazione della classe operaia in Inghilterra", che rappresenta in maniera esauriente, ricca, appassionata, gli effetti della introduzione delle macchine sulla condizione degli operai.
Ne riportiamo, quindi, dei pezzi:
Scrive Engels: "... Quasi dappertutto il lavoro manuale è stato soppiantato da quello meccanico... in un regime sociale ordinato, tali perfezionamenti sarebbero un ottima cosa,; me nel regime in cui vige la guerra di tutti contro tutti, pochi individui se ne appropriano i vantaggi sottraendo ai più i mezzi di sussistenza. Ogni perfezionamento delle macchine getta sul lastrico degli operai, e quanto più il perfezionamento è importante tanto più numerosa diviene la classe dei disoccupati...
Ne riportiamo, quindi, dei pezzi:
Scrive Engels: "... Quasi dappertutto il lavoro manuale è stato soppiantato da quello meccanico... in un regime sociale ordinato, tali perfezionamenti sarebbero un ottima cosa,; me nel regime in cui vige la guerra di tutti contro tutti, pochi individui se ne appropriano i vantaggi sottraendo ai più i mezzi di sussistenza. Ogni perfezionamento delle macchine getta sul lastrico degli operai, e quanto più il perfezionamento è importante tanto più numerosa diviene la classe dei disoccupati...
... la borghesia suole rispondere che il perfezionamento delle macchine, abbassando il prezzo di produzione, permette di fornire la merce ad un prezzo più basso, e che questo minor prezzo provoca un tale aumento del consumo, che gli operai rimasti disoccupati troveranno ben presto piena occupazione nelle nuove fabbriche che sorgeranno... Essa finge di ignorare che dovranno passare anni prima che le conseguenze di questa diminuzione dei prezzi si manifestino, prima che le nuove fabbriche siano costruite; essa non dice che tutti i perfezionamenti delle macchine, riversando sempre più sulle macchine stesse il lavoro vero e proprio, che richiede sforzo, trasformano il lavoro degli uomini adulti in una pura e semplice sorveglianza, che anche una debole donna o addirittura un fanciullo possono eseguire altrettanto bene, e in realtà eseguono, anche per la metà o un terzo del salario... essa non dice che intere branche del lavoro scompaiono o vengono modificate...
...la borghesia nega anche energicamente che queste macchine perfezionate abbassino il salario, come affermano invece costantemente gli operai.. Ma è affermazione concorde di tutti gli operai che, in generale, il salario è stato abbassato a causa dei perfezionamenti delle macchine; e l'asserzione della borghesia industriale, secondo la quale la condizione della classe operaia è migliorata con l'introduzione delle macchine, viene smascherata come spudorata menzogna da questa stessa classe, come si può udire in tutte le assemblee di operai dei distretti industriali: E anche se fosse vero che è caduto solo il salario relativi, il salario a cottimo, mentre quello assoluto, la somma del salario da guadagnarsi settimanalmente, è rimasto inalterato, che ne seguirebbe? Che gli operai hanno dovuto starsene tranquilli a guardare come i signori industriali riempivano le loro tasche e traevano profitto da ogni perfezionamento meccanico introdotto, senza cedere ad essi sia pure la minima parte...
...Le macchine hanno giovato agli operai solo perchè hanno mostrato loro la necessità di una riforma sociale, in virtù della quale le macchine stesse lavorino non più contro ma per gli operai...
Continua Engels:
"... Per di più (l'operaio) non può assentarsi un solo istante; la macchina a vapore è sempre in movimento, le ruote,le cinghie, i fusi gli ronzano e strepitano continuamente nelle orecchie, e se vuol riposare un momento ecco subito dietro di lui comparire il sorvegliante con il libro delle multe. Gli operai sono così condannati ad essere sepolti vivi nella fabbrica, a dover sorvegliare incessantemente una macchina infaticabile...
...In verità non è facile trovare un metodo migliore per inebetire un uomo di quello che è il lavoro in fabbrica, e se gli operai di fabbrica sono riusciti tuttavia non soltanto a salvare il loro intelletto, ma a svilupparlo e ad affinarlo anche più degli altri, ciò è stato possibile soltanto per la loro rivolta contro il destino e contro la borghesia, l'unico pensiero o sentimento che in tutti i casi potevano coltivare durante il lavoro...
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