Petardi e fuochi d'artificio contro il cantiere di Chiomonte, denunciati dodici No Tav
Scritte No TAV, sfregiato il monumento a Vittorio Emanuele II
La protesta degli antagonisti al cantiere della Torino-Lione per ricordare i dieci anni dalla "battaglia del Seghino"
Dieci anni fa venivano espropriati i primi terreni necessari a realizzare il tunnel esplorativo della Torino-Lione e gli attriti tra forze dell'ordine e oppositori portà a quella che il movimento No Tav chiama "battaglia del Seghino". Ieri sera, per "celebrare" la ricorrenza, alcune decine di antagonisti hanno lanciato grossi petardi e fuochi d'artificio nei pressi del cantiere dell'alta velocità a Chiomonte. Gli agenti che sorvegliano i lavori li hanno dispersi con idranti e lacrimogeni. Poco dopo dodici No Tav sono stati sorpresi nelle strade che circondano il cantiere ed è stata denunciata per violazione dell'ordinanza prefettizia.
Da alcuni giorni alcuni attivisti hanno preso di mira i muri delle città e alcuni suoi monumenti, con scritte contro il procuratore generale Marcello Maddalena, che rappresenta l'accusa nel processo d'appello agli attivisti accusati di terrorismo. Le ultime sono apparse oggi sulla statua a Vittorio Emanuele II. Nei giorni scorsi erano state imbrattate anche le vetrine di un bar della Val di Susa, accusato dai No Tav di fare affari grazie a chi lavora nel cantiere di Chiomonte e chi lo protegge.
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