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Le autorità politiche italiane, la mafia, la Us Navy e le lobby
affaristiche dell’apparato politico-militare-finanziario internazionale hanno
appena terminato la costruzione del MUOS a Niscemi, ma ai più si vuole
nascondere una tale vergogna: si vieta, così, ai manifestanti e all’universo
mondo di raggiungere l’unico pianoro da cui le parabole sono visibili. Uno scempio da
tenere nascosto?
Comunicato stampa
Le autorità politiche italiane, la mafia, la Us Navy e le lobby
affaristiche dell’apparato politico-militare-finanziario internazionale hanno
appena terminato la costruzione del MUOS a Niscemi, ma ai più si vuole
nascondere una tale vergogna: si vieta, così, ai manifestanti e all’universo
mondo di raggiungere l’unico pianoro da cui le parabole sono visibili. Uno scempio da
tenere nascosto?
Comunicato stampa
Da diverse settimane il movimento NO MUOS ha annunciato una
importante manifestazione per l’1 marzo a Niscemi, per ribadire come la
conclusione del montaggio delle parabole del MUOS non abbia fatto
indietreggiare la lotta contro la militarizzazione del territorio, contro le
guerre, a salvaguardia della salute, dell’ambente e della pace.
La nostra richiesta di poter attraversare in corteo la Sughereta
di Niscemi da contrada Pisciotto fino al cancello n. 4 della base NRTF della
Marina militare degli Stati Uniti, il più vicino alla sede del MUOS è stata
rigettata dallaQuestura usando strumentalmente un parere contrario dell’Azienda Forestale che ha
addotto motivazioni pretestuose concernenti rischi per l’incolumità delle
persone e per l’ambiente della Sughereta.
Non ci pare siano state frapposte difficoltà di questo tipo né
di altro, da parte della Forestale, alla Marina degli Stati Uniti quando ha
stuprato un’area di circa 1.500.000 metri quadrati
di Sughereta per costruire la base di comunicazioni NRTF, dentro la quale,
sempre senza frapporre alcun divieto, la Forestale ha permesso la costruzione
del MUOS.
Il Movimento NO MUOS legge in questo atteggiamento un chiaro
atto intimidatorio con il quale l’Azienda Forestale e chi si nasconde dietro di
essa cercano di vietare la manifestazione dell’1 marzo, che si è data come
obiettivo il coinvolgimento di migliaia e migliaia di persone, le quali devono
poter rendersi conto del processo avanzato di militarizzazione in atto e dello
scempio fatto al bosco della Sughereta.
Una seconda richiesta di effettuare la manifestazione dal
cancello n. 1 al cancello n. 4
ha ricevuto la prescrizione di arrestarsi alla fine del
tratto di strada asfaltata, in contrada Polo, senza proseguire verso il
cancello n. 4; un’autorizzazione a metà che — di fatto — mutila il corteo e
cancella uno dei suoi principali obiettivi.
Il Movimento non si lascia impaurire; l’1 marzo migliaia di
persone daranno vita a una grande manifestazione per affermare il diritto
a sfilare liberamente e a esprimere le proprie idee; il diritto a
contestare le scelte dei governi di Washington, Roma e Palermo fatte sulla
testa e sulla vita di milioni di siciliani; il diritto a rifiutare la
militarizzazione del territorio, l’attentato alla salute degli esseri viventi,
lo scempio ambientale, che si stanno consumando da tempo e che, con il M UOS in
funzione, subiranno una micidiale accelerazione.
Fino a oggi gli attivisti NO MUOS non si sono lasciati
sopraffare dalle più fantasiose azioni repressive resse in atto dalla Questura,
e l’1 marzo saranno ancora una volta a Niscemi per ribadire che la resistenza contro
il MUOS continua; per dimostrare come nuove forze si affiancano a quanti in
questi anni hanno sostenuto questa dura battaglia, e che tutti sono convinti
più che mai che il MUOS si potrà e si dovrà smantellare, assieme alle 46
antenne NRTF.
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