Riportiamo questa notizia, ricordando come all'epoca il Vaticano e le Chiese fecero una feroce e vasta campagna, da "terrorismo psicologico", per la "difesa dell'embrione".
I due autori del libro, però, ora si affidano al Bergoglio. Ma si illudono.
Fecondazione assistita, “la legge 40 venga ribattezzata la ‘Berlusconi-Ruini’
Carlo Flamigni e Maurizio Mori, autori del libro “La fecondazione assistita dopo 10 anni di legge 40. Meglio ricominciare da capo!”, sostengono che la norma sia stata frutto di un patto tra l'ex premier alla ricerca di consenso politico e l'ex presidente Cei
Nel libro si ripercorre la genesi di questa
contestata norma, oggetto anche di referendum nel 2005,
riprendendo il dibattito che iniziò sul tema prima degli anni 2000. Già
nel 1999, scrivono Mori e Flamigni, “ci fu anche uno scandaloso
intervento del cardinale Ruini che fece ripetute pressioni esplicite
quanto illecite sui senatori, sollecitando l’approvazione della legge”.
Di fatto poi, analizzando i vari episodi e interventi, “emerge con
chiarezza come sia stato concluso un patto, un rapporto non propriamente virtuoso, tra Berlusconi alla ricerca di consenso politico – continua Mori – e la gerarchia della Chiesa cattolica
spesso predisposta a scambi di basso profilo. Camillo Ruini, all’epoca
presidente della Conferenza episcopale italiana, ha offerto il supporto ideologico,
mentre Berlusconi è stato il braccio armato che ha consentito di far
portare a casa al mondo cattolico questa legge”. E si sbaglia a dire che
questo fu una mediazione tra i fronti laico e cattolico, continua Mori,
“perché se una mediazione c’è stata, è stata tra chi, come il mondo
cattolico, avrebbe proprio voluto vietare in toto l’accesso alla fecondazione assistita, e chi consentirla al minimo”.
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