Ieri, giorno 22 Febbraio 2014, si è svolta a Caltanissetta, sull'appello nazionale lanciato dai No Tav contro la repressione e per la liberazione dei compagni una manifestazione di protesta organizzata dai No Muos che, partendo dal Tribunale nisseno ha percorso le principali vie della cittadina siciliana sino ad arrivare alla Prefettura.
Il corteo in cui
erano presenti diverse realtà provenienti da Palermo, Catania e Messina ha marciato
compatto lungo le vie della città denunciando l'azione repressiva di questo
Stato borghese i vui governi giorno dopo giorno cercano di schiacciare le masse
popolari che si ribellano contro il sistema del capitale sempre più
transnazionale e avido di profitti.
Non è mancata "la
compagnia" di sbirri e digos sempre più servi dei padroni pronti a filmare
e fotografare i manifestanti che non si sono certo fatti intimidire, anzi, come
più volte è stato gridato con rabbia “LA REPRESSIONE NON SPEGNE LE LOTTE, MA LE
ALIMENTA”, " CONTRO LA REPRESSIONE NON SI TACE SENZA GIUSTIZIA NESSUNA
PACE".
Si è ribadito
più volte e a gran voce che il vero terrorismo è quello di stato, non l'azione
di lotta legittima delle masse contro il capitale e ogni tipo di
ingerenza imperialista come quella yankee nella nostra terra.
Una volta giunti
davanti la Prefettura, verso le 12:30, sono state lette le parole dal carcere
della compagna e attivista No Tav, Chiara, in carcere dai primi di Dicembre così
come altri tre compagni di lotta con
l'accusa inconcepibile di terrorismo. Parole toccanti ma di forte coscienza di
aver fatto il proprio dovere nella lotta No Tav contro la violenza e
l'arroganza borghese e contro questo stato di polizia che necessita di una risposta adeguata da parte
delle masse popolari.
L'intervento di
una donna ha voluto sottolineare come nella lotta No Muos, risulta essere
strategica, oltre alla salute, la questione della guerra imperialista alla
quale occorre opporsi con forza: la Sicilia non è base di guerra per NESSUNO.
Né la lotta
contro il TAV, il MUOS né tutte le altre lotte che attualmente si sviluppano
nel nostro paese potranno essere fermate dalla repressione!
Il prossimo
appuntamento è per l'1 Marzo a Niscemi!!!
Siamo tutto
NO MUOS
Siamo tutti
NO TAV
Solidarietà
dal Circolo proletari comunisti e dallo SLAI COBAS per il sindacato di classe a
tutti i compagni in carcere!!! LIBERI SUBITO!
*********
Volantino distribuito al corteo
Contro la repressione non si tace, ci si organizza e si lotta
Nella lunga crisi nella quale la borghesia fa sprofondare tutta la società la repressione si accentua! Il moderno fascismo avanza nell'esercizio massiccio della repressione, nello svuotamento delle leggi che prevedono "libertà democratiche", nei "governi del Presidente", nelle leggi elettorali ad hoc per impedire perfino ai piccoli partiti borghesi la partecipazione al parlamento, che per le regole che si è dato comunque non decide "democraticamente" ma richiede ogni volta la "fiducia"; nelle stesse parole usate che stravolgono il significato e il ragionamento: più parlano di democrazia e più sono reazionari: "devono" fare le leggi per "il bene pubblico"!
Cambiano governi e governanti ma la risposta alle lotte delle masse popolari non cambia mai: repressione! Si passa dalle cariche e i lacrimogeni "vietati per legge" alle manganellate, dagli avvisi orali ai Daspo, multe, denunce pecuniarie e penali, fermi, arresti, processi e prescrizioni di ogni tipo, la tortura nelle caserme, tentativi di intimidazione fatte con le riprese filmate o le foto…
Repressione delle lotte degli operai, dalle fabbriche alla logistica, e dei più diversi settori sociali che non ne possono più di subire politiche che portano a licenziamenti, peggioramento della vita quotidiana e sul lavoro, peggioramento delle condizioni dell'istruzione e delle scuole, degli ospedali e della sanità, dei rapporti umani così deteriorati che portano perfino ai suicidi. Una repressione scatenata indistintamente su uomini, donne, ragazzi, lavoratori, immigrati, studenti, insomma su chiunque provi a ribellarsi.
Gli arresti dei compagni No Tav in lotta in Val Susa, di Roma, Napoli, ne sono gli ultimi esempi, e in questi casi la famigerata "lentezza dei processi" si trasforma in rapidità!
Chi governa, sempre più delegittimato perché sempre più corrotto, sempre più facente parte di una vera e propria casta criminale, con una arroganza senza fine, per proteggere i profitti dei padroni e le poltrone milionarie dei dirigenti dello Stato a tutti i livelli, usa gli apparati repressivi dello Stato, polizia, carabinieri, guardia di finanza, tra i quali in generale vige un clima sessista e machista. Apparati repressivi che difendono i fascisti in qualsiasi modo si travestono, che usano un dispiegamento spropositato di "forze dell'ordine" contro chi lotta per il lavoro, la casa, gli immigrati e che adesso possono usare anche spray al peperoncino, droni ecc.
Sono i massimi dirigenti di questo Stato e i padroni da loro rappresentati, una casta senza cuore e senza anima, il vero pericolo per la "convivenza sociale", i responsabili della disoccupazione, della povertà crescente, dei morti sul lavoro, gli stessi che quando incappano nella "giustizia" vengono trattati invece in guanti gialli.
Fermiamo la criminalizzazione delle lotte sociali! Rispondendo colpo su colpo: dalla NoTav al NoMuos!
Libertà per tutti gli arrestati e i prigionieri politici!
Chiudere tutti i CIE, moderni lager!
LA REPRESSIONE dei GOVERNI, dei PADRONI e dello STATO NON FERMA MA ALIMENTA LA LOTTA E LA RIBELLIONE!
È NECESSARIO UN ORGANISMO NAZIONALE CONTRO LA REPRESSIONE!
Circolo proletari comunisti Palermo – prolcompa@libero.it
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Volantino distribuito al corteo
Contro la repressione non si tace, ci si organizza e si lotta
Nella lunga crisi nella quale la borghesia fa sprofondare tutta la società la repressione si accentua! Il moderno fascismo avanza nell'esercizio massiccio della repressione, nello svuotamento delle leggi che prevedono "libertà democratiche", nei "governi del Presidente", nelle leggi elettorali ad hoc per impedire perfino ai piccoli partiti borghesi la partecipazione al parlamento, che per le regole che si è dato comunque non decide "democraticamente" ma richiede ogni volta la "fiducia"; nelle stesse parole usate che stravolgono il significato e il ragionamento: più parlano di democrazia e più sono reazionari: "devono" fare le leggi per "il bene pubblico"!
Cambiano governi e governanti ma la risposta alle lotte delle masse popolari non cambia mai: repressione! Si passa dalle cariche e i lacrimogeni "vietati per legge" alle manganellate, dagli avvisi orali ai Daspo, multe, denunce pecuniarie e penali, fermi, arresti, processi e prescrizioni di ogni tipo, la tortura nelle caserme, tentativi di intimidazione fatte con le riprese filmate o le foto…
Repressione delle lotte degli operai, dalle fabbriche alla logistica, e dei più diversi settori sociali che non ne possono più di subire politiche che portano a licenziamenti, peggioramento della vita quotidiana e sul lavoro, peggioramento delle condizioni dell'istruzione e delle scuole, degli ospedali e della sanità, dei rapporti umani così deteriorati che portano perfino ai suicidi. Una repressione scatenata indistintamente su uomini, donne, ragazzi, lavoratori, immigrati, studenti, insomma su chiunque provi a ribellarsi.
Gli arresti dei compagni No Tav in lotta in Val Susa, di Roma, Napoli, ne sono gli ultimi esempi, e in questi casi la famigerata "lentezza dei processi" si trasforma in rapidità!
Chi governa, sempre più delegittimato perché sempre più corrotto, sempre più facente parte di una vera e propria casta criminale, con una arroganza senza fine, per proteggere i profitti dei padroni e le poltrone milionarie dei dirigenti dello Stato a tutti i livelli, usa gli apparati repressivi dello Stato, polizia, carabinieri, guardia di finanza, tra i quali in generale vige un clima sessista e machista. Apparati repressivi che difendono i fascisti in qualsiasi modo si travestono, che usano un dispiegamento spropositato di "forze dell'ordine" contro chi lotta per il lavoro, la casa, gli immigrati e che adesso possono usare anche spray al peperoncino, droni ecc.
Sono i massimi dirigenti di questo Stato e i padroni da loro rappresentati, una casta senza cuore e senza anima, il vero pericolo per la "convivenza sociale", i responsabili della disoccupazione, della povertà crescente, dei morti sul lavoro, gli stessi che quando incappano nella "giustizia" vengono trattati invece in guanti gialli.
Fermiamo la criminalizzazione delle lotte sociali! Rispondendo colpo su colpo: dalla NoTav al NoMuos!
Libertà per tutti gli arrestati e i prigionieri politici!
Chiudere tutti i CIE, moderni lager!
LA REPRESSIONE dei GOVERNI, dei PADRONI e dello STATO NON FERMA MA ALIMENTA LA LOTTA E LA RIBELLIONE!
È NECESSARIO UN ORGANISMO NAZIONALE CONTRO LA REPRESSIONE!
Circolo proletari comunisti Palermo – prolcompa@libero.it
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