Lo scorso 23 dicembre un uomo l'ha raggiunta in casa e, secondo quanto testimoniato dai familiari, l'ha minacciata di "gravi conseguenze" se non avesse ritirato la denuncia. Più tardi quel giorno, le è stato dato fuoco. In un primo momento si pensava che la giovane avesse tentato il suicidio ma poi, prima di morire in ospedale, lei stessa ha denunciato l'attacco da parte di due persone vicine ai suoi aggressori. La giovane ha riportato ustioni sul 65% del corpo, è morta il giorno dell'ultimo dell'anno. Dall'autopsia è emerso che era incinta. I primi arresti sono stati eseguiti ieri, due mesi dopo l'avvio delle indagini. I familiari hanno chiesto la pena di morte per i colpevoli.
Il caso ha sollevato una forte ondata di proteste a Calcutta, molti cittadini si sono rivolti con rabbia alla polizia. Secondo la denuncia dei familiari, infatti, i poliziotti hanno tentato di sottrare il corpo della ragazza e di cremarlo senza il permesso della famiglia. Ai parenti della vittima è anche stato ingiunto di lasciare la zona.
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