Monza ex cassintegrate fanno
terapia
per i lavoratori delle fabbriche in crisi
per i lavoratori delle fabbriche in crisi
Il progetto
di alcune ex dipendenti dell’Eutelia. Le lavoratrici avevano partecipato ai
cicli di incontri organizzati dalla Cgil e dedicati ai problemi di carattere psicologico
che affronta chi rischia di perdere il posto di lavoro.
di ZITA
DAZZI
È una storia
di riscatto lavorativo genere Full Monthy, quella delle cassintegrate
dell'Eutelia, uno dei grandi marchi delle telecomunicazioni al fallimento, con
ingente taglio di posti di lavoro. Dalla grande crisi professionale e
psicologica seguita alla perdita dell'occupazione, le lavoratrici sono uscite
partecipando a gruppi di 'auto aiuto' organizzati dalla Camera del Lavoro sul
modello dei gruppi di sostegno diffusi in tutto il mondo per aiutare gli
alcolisti. Oggi le disoccupate si sono trasformate loro stesse in
'facilitatrici' nella terapia di gruppo avviata per i dipendenti senza
stipendio di tante altre aziende.
La coordinatrice è Paola Fontana, 50 anni, ex dipendente della sede di Pregnana Milanese dell'Agile- ex Eutelia, passata lei stessa, nel 2009, attraverso il tritacarne del commissariamento della sua azienda, con 450 lavoratori in cassa integrazione. "Eravamo tutte persone di mezz'età, con una professionalità non facilmente spendibile, davanti solo il buio dello stare a casa senza prospettiva di tornare a esercitare un mestiere e a guadagnarci da vivere", racconta. Oggi l'ex tecnica informatica ha costruito un futuro e un'attività lavorativa proprio partendo dalla sua esperienza e da quel travaglio risolto grazie al dialogo con altre persone della sua età e nella stessa condizione di precarietà lavorativa.
"Avevo partecipato a quei gruppi di 'auto aiuto', con il coordinamento del sindacalista Corrado Mandreoli e dello psichiatra Massimo Cirri. Visto che funzionava, mi sono appassionata a questa modalità di intervento e ho scritto un progetto per vedere se il modello può essere offerto fra le politiche attive per il lavoro finanziate dalle istituzioni locali. Ho presentato il progetto a vari enti e abbiamo avuto risposte positive dal Comune di Monza, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia Monza e Brianza. Ci hanno finanziato per tutto il 2014 e stiamo già lavorando con i dipendenti di varie aziende in crisi".
Paola Fontana, con alcune sue ex colleghe, andrà dunque a supportare i nuovi gruppi di 'auto aiuto' tra Monza, Vimercate, Seregno
La coordinatrice è Paola Fontana, 50 anni, ex dipendente della sede di Pregnana Milanese dell'Agile- ex Eutelia, passata lei stessa, nel 2009, attraverso il tritacarne del commissariamento della sua azienda, con 450 lavoratori in cassa integrazione. "Eravamo tutte persone di mezz'età, con una professionalità non facilmente spendibile, davanti solo il buio dello stare a casa senza prospettiva di tornare a esercitare un mestiere e a guadagnarci da vivere", racconta. Oggi l'ex tecnica informatica ha costruito un futuro e un'attività lavorativa proprio partendo dalla sua esperienza e da quel travaglio risolto grazie al dialogo con altre persone della sua età e nella stessa condizione di precarietà lavorativa.
"Avevo partecipato a quei gruppi di 'auto aiuto', con il coordinamento del sindacalista Corrado Mandreoli e dello psichiatra Massimo Cirri. Visto che funzionava, mi sono appassionata a questa modalità di intervento e ho scritto un progetto per vedere se il modello può essere offerto fra le politiche attive per il lavoro finanziate dalle istituzioni locali. Ho presentato il progetto a vari enti e abbiamo avuto risposte positive dal Comune di Monza, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia Monza e Brianza. Ci hanno finanziato per tutto il 2014 e stiamo già lavorando con i dipendenti di varie aziende in crisi".
Paola Fontana, con alcune sue ex colleghe, andrà dunque a supportare i nuovi gruppi di 'auto aiuto' tra Monza, Vimercate, Seregno
e altri
centri della Brianza, territori un tempo fiorenti di industrie e attività
imprenditoriali, anche se oggi moltissime sono le aziende falcidiate dalla
crisi economica. "Ai gruppi si iscrivono in media 15 persone, non tutte
provenienti dalle stesse società, ma accomunati da uno stesso destino
professionale", spiega la Fontana, che molto ha girato l'Italia per presentare
il libro di Massimo Cirri dedicato al caso Eutelia (Il tempo senza lavoro,
Feltrinelli).
(29 dicembre 2013) © Riproduzione riservata
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