Ieri mattina è andato in scena l’ennesimo atto repressivo da parte della
procura di Torino che è riuscita a trovare altri reati da addossare ai
notav. Questa volta la ricerca ossessiva e compulsiva di qualche
presunto reato da sbattere in prima pagina, ha portato i pm con
l’elmetto, Rinaudo e Padalino, a richiedere gli arresti per Giuliano,
Maurizio e Giobbe, accusati di violenza privata.
I fatti contestati sono relativi ad un provvedimento che aveva già portato a fine agosto ad una perquisizione per Giuliano con
il sequestro di tutto il suo materiale audio-visivo. Oggi gli arersti
domiciliari per un fatto che connota marcatamente lo stretto legame tra
Procura e “giornalisti” compiacenti. I fatti contestati riguardano la
marcia “over 50″ che si era tenuta il 10 agosto al cantiere di Chiomonte
e coinvolgono una collaboratrice di Repubblica che venne crticata da
molti manifestanti perchè, tra gli altri, capace di scrivere articoli
copiando e incollando dai comunicati stampa della Questura, mettendoci
poi del suo (astio) perchè in stretti legami con un noto giornalista de
La Stampa che ai notav sta dedicando parte della sua vita riversandoci
tutte le turbe mentali che lo attanagliano. Una cosa normale, che
avviene molte volte in Valle, scambi di opinioni anche decise, che
stanno nei limiti della discussione, perchè comunque criticare un
giornalista è un atto di confronto normale, come ci sembra di vedere in
questo paese, forse lesa maestà per alcuni, ma ancora possibile a meno
che questo non avevnga in Val di Susa. Da qui nasce tutto, ed oggi uno
degli articoli criticati scritti dalla collaboratrice (forse in vena di
assunzione?) di Repubblica non è più presente sul web sarà un )
In Val di Susa nulla è un caso, lo abbiamo capito, ed oggi tre notav vengono messi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata, reato utile a chiedere le misure cautelari e a fare un prima pagina con i mostri di turno.
Magistratura e informazione embedded si trovano allo stesso tavolo in questa vicenda e la Repubblica delle manette ha svolto ancora una volta il suo ruolo da cronisti della lobby del Tav.
Libertà per Giuliano, Maurizio e Giobbe! Libertà per i notav!
In Val di Susa nulla è un caso, lo abbiamo capito, ed oggi tre notav vengono messi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata, reato utile a chiedere le misure cautelari e a fare un prima pagina con i mostri di turno.
Magistratura e informazione embedded si trovano allo stesso tavolo in questa vicenda e la Repubblica delle manette ha svolto ancora una volta il suo ruolo da cronisti della lobby del Tav.
Libertà per Giuliano, Maurizio e Giobbe! Libertà per i notav!
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