MOZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LA GUERRA.
contro la guerra in Siria
contro la dittatura militare in Egitto
contro la dittatura militare in Egitto
I lavoratori dello
slai cobas per il sindacato di classe sono contrari alla guerra che
si prepara da parte USA e altri paesi contro la Siria, perché è
una guerra ingiusta, dato che serve alle potenze imperialiste, Usa in
primis, per mantenere le proprie mani sul medio oriente e continuare
a spartirsi il controllo delle risorse naturali di quei paesi come il
petrolio.
Non sono le bombe dell'imperialismo che possono portare avanzamenti e progresso per i popoli,
basta vedere cosa è successo in Irak, in Afganistan, in Libia.
Non sono le bombe dell'imperialismo che possono portare avanzamenti e progresso per i popoli,
basta vedere cosa è successo in Irak, in Afganistan, in Libia.
Ancora una volta in
Siria come in tutto il mondo arabo sono solo la classe operaia e il
popolo che possono cambiare e abbattere governi e regimi dittatoriali
nei loro paesi, trovando l'unità di classe nella lotta, superando le
divisioni religiose ed etniche.
Noi salutiamo e valutiamo importanti gli scioperi degli operai in Egitto che devono andare oltre la difesa delle condizioni di lavoro e devono schierarsi apertamente contro la dittatura militare neo-Mubarak, e contro la guerra imperialista alla Siria.
Anche in Italia è iniziata una campagna di manipolazione dell'informazione, a partire dal fatto che il min. Bonino ha detto che "senza l'Onu l'Italia non partecipa" alla guerra, dimenticando di dire che nel nostro paese sono presenti numerose basi USA che rispondono direttamente al governo statunitense e non al parlamento italiano.
Sempre durante le crisi cicliche del capitalismo i padroni usano la guerra per spartirsi nuovi mercati e continuare a fare profitti sulla pelle dei lavoratori e del popolo.
Noi salutiamo e valutiamo importanti gli scioperi degli operai in Egitto che devono andare oltre la difesa delle condizioni di lavoro e devono schierarsi apertamente contro la dittatura militare neo-Mubarak, e contro la guerra imperialista alla Siria.
Anche in Italia è iniziata una campagna di manipolazione dell'informazione, a partire dal fatto che il min. Bonino ha detto che "senza l'Onu l'Italia non partecipa" alla guerra, dimenticando di dire che nel nostro paese sono presenti numerose basi USA che rispondono direttamente al governo statunitense e non al parlamento italiano.
Sempre durante le crisi cicliche del capitalismo i padroni usano la guerra per spartirsi nuovi mercati e continuare a fare profitti sulla pelle dei lavoratori e del popolo.
Questa ennesima guerra contro la
Siria è quindi una guerra imperialista e reazionaria della borghesia
e dei padroni di tutto il mondo, mentre la crisi taglieggia i salari
e lavoro, crea fame, miseria, distruzione.
Gli operai sono con le
masse povere in Siria, in Egitto e nel mondo ovunque combattono e
lottano contro l'oppressione e lo sfruttamento imperialista per un
mondo senza guerre e padroni.
Noi lavoratori non staremo a guardare, non vogliamo pagare le loro guerre, né vogliamo ch diventare carne da cannone e siamo pronti alla mobilitazione necessaria contro la guerra in caso di attacco contro la Siria.
Noi lavoratori non staremo a guardare, non vogliamo pagare le loro guerre, né vogliamo ch diventare carne da cannone e siamo pronti alla mobilitazione necessaria contro la guerra in caso di attacco contro la Siria.
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