Marines Usa a Sigonella per nuove missioni in Libia
A un anno esatto dall’attentato contro il
consolato Usa di Bengasi in cui persero la vita l’ambasciatore
Christopher Stevens ed altri tre funzionari statunitensi, la forza
speciale di pronto intervento dei Marines viene messa in stato
d’allerta. Secondo quanto riferito dalla Cnn, 250 uomini
della Special-Purpose Marine Air-Ground Task Force (SP MAGTF), l’unità
per il combattimento aereo e terrestre in Africa del Corpo dei marines,
sono stati trasferiti segretamente nei giorni scorsi nella base
siciliana di Sigonella.
“Così, in caso di crisi, la task force potrà raggiungere la Libia in
poco meno di tre ore”, hanno spiegato due ufficiali Usa ai giornalisti
della Cnn. Altri 250 marines della MAGTF sono pronti a raggiungere
Tripoli e Bengasi dalla base spagnola di Moròn, dove la task force è
stata attivata la prima volta lo scorso anno. Una quarantina di marines
hanno già raggiunto invece due capitali nordafricane (molto
probabilmente Tripoli e Il Cairo) e Sanaa (Yemen) per rafforzare i
dispositivi militari delle locali ambasciate Usa.
Secondo fonti del Pentagono, un altro contingente di 300 marines si
troverebbe a bordo dell’unità da guerra USS San Antonio in rotta nelle
acque del Mediterraneo orientale congiuntamente alle fregate
lanciamissili e ai sottomarini nucleari della forza navale Usa
anti-Assad.
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