Trasformiamo il
processo per l'occupazione dell'agenzia della morte, Intempo, nel processo ai
padroni assassini del Porto di Ravenna!
L'14 novembre il nodo di
Ravenna della
Rete per la sicurezza sul lavoro e sul territorio andrà a
processo per l'occupazione dell'agenzia interinale Intempo al Porto di Ravenna,
dopo avere presentato opposizione al decreto di condanna. L'agenzia della morte
continua a lavorare, mentre chi la contesta viene
criminalizzato.
Non accettiamo che chi denuncia e
lotta per la sicurezza nei luoghi di lavoro venga processato mentre nulla si è
fatto al Porto per mettere in sicurezza i lavoratori che continuano a morire o a
subire infortuni. Non accettiamo di venire processati per danneggiamento,
violenza privata, invasione di terreni o edifici e concorso di reato quando i
veri criminali continuano a fare i loro sporchi profitti al
Porto.
Chi sono i criminali al Porto di
Ravenna?
Il 1° settembre muore sul lavoro
Luca Vertullo. Ancora un omicidio per mano padronale nel luogo dove ancora non
si è spenta, e mai potrà spegnersi, la rabbia per i 13 lavoratori, morti come
topi nella stiva della Mecnavi, il 13 marzo del 1987. D'allora niente è
cambiato, anzi, questa ennesima morte annunciata toglie il velo che nascondeva
il sistema di sfruttamento al Porto di Ravenna, costituito da un blocco di
potere di padroni e confederali, quest'ultimi trasformatesi in nuovi caporali,
che hanno garantito i profitti alla Compagnia Portuale, al consorzio di aziende
dove partecipa anche l'amministrazione comunale, ai padroni delle banchine ed
agli armatori. Tutta gente che avrebbe dovuto essere in galera ma che, invece,
ha avuto il coraggio di andare pure al funerale del giovane operaio e spendere
ipocrite parole. Tutti costoro hanno fatto i profitti con la precarietà dei
giovani operai (con l'agenzia interinale INTEMPO gestita dalla stessa CGIL,
presente a Ravenna, Genova, Livorno, Cagliari), esposti più di tutti al
rischio-sicurezza, al terrorismo psicologico e al ricatto padronale, senza
diritti e senza formazione.
Quel giorno in cui è morto Luca
poteva verificarsi una strage con un numero elevato di vittime operaie. Fu
evitata solo per miracolo. 9 giovani operai "somministrati" dall'agenzia
Interinale Intempo con un contratto di due giornate garantite alla settimana per
essere impiegati nello sbarco/imbarco dei traghetti, sentiti come testimoni,
hanno detto di non essere stati adeguatamente formati ed informati dei compiti
loro affidati e dei pericoli conseguenti.
Per non permettere che passi il
silenzio su quella morte e per non permettere l'impunità ai padroni assassini
che da lì a poco sarebbero stati processati, abbiamo occupato l'agenzia
interinale proprio il 13 marzo.
E' stata un'iniziativa niente
affatto violenta, anche se l'hanno voluta presentare come tale i padroni del
Porto attraverso la stampa asservita. E' stata un'azione giusta necessaria
perchè la lotta contro gli omicidi bianchi si deve fare seriamente e sappiamo
molto bene che è difficile fare sentire la propria voce e attirare l'attenzione
dell'opinione pubblica, dei mezzi d'informazione, delle istituzioni. La vita
degli operai, degli immigrati, degli sfruttati in questa società non conta
nulla, ed è il rovesciamento di questa realtà ciò a cui puntiamo con la nostra
attività.
Dopo la strage della Mecnavi,
migliaia di giovani sfilarono per Ravenna portando per le strade uno striscione
con su scritto "MAI
PIU' ". Una parola d'ordine che era un grido di rabbia e al
tempo stesso un impegno morale e civile, rimasto però inascoltato. Dai Tribunali
non viene la giustizia e il processo per la morte di Vertullo lo dimostra. I
famigliari sono lasciati soli. La nostra occupazione dell'agenzia Interinale
Intempo al Porto di Ravenna è stata la continuità di quel moto civile di
indignazione ed impegno.
Questo processo sarà il processo a
tutto il sistema di sfruttamento al Porto di Ravenna. Come Rete per la sicurezza
e salute nei luoghi di lavoro e nel territorio rivendichiamo la chiusura della
famigerata agenzia della morte, Intempo, e l'apertura, invece, di una postazione
fissa dell'ispettorato del lavoro.
Le vite dei lavoratori valgono di
più dei profitti dei padroni!
Rete nazionale per la sicurezza e
la salute sui posti di lavoro e sui territori - nodo di Ravenna tel. 339/8911853
bastamortesullavoro@gmail.com.
Richiedici il
dossier Intempo
mailinglist: bastamortesullavoro@domeus.it
blog: http://bastamortesullavoro.blogspot.com
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