serve una giornata nazionale di lotta
a fronte dell'accordo fascista
sulle RSU lo slai cobas per il sindacato di classe ha proposto una giornata
nazionale di lotta possibilmente entro giugno come prima risposta
ora il
congresso USB parla sul tema di campagna nazionale e di 'una prima forte
iniziativa pubblica e di massa verrà realizzata entro la prima decade di
luglio'
ci può stare
purchè non sia l'ennesima iniziativa di bandiera della
USB e il solo convegno a roma - deve essere una giornata di lotta e aperta a
tutte le componenti sindacali interessate
assemblee e presidi alle
fabbriche e posti di lavoro - quindi anche a taranto - iniziativa sotto le
sedi confindustria e
sindacati confederali - sotto la sede di piazza bettolo a taranto
e altre iniziztive creative ma visibile e incisive
dal comunicatio USB
"Nel pomeriggio di oggi si è concluso a
Montesilvano il primo congresso confederale dell'Unione Sindacale di
Base.
Sono state indicate cinque campagne nazionali di intervento, per
tradurre nella pratica sindacale la
confederalità come elemento di una
strategia sociale in risposta alla crisi.In primo luogo la campagna per
la libertà e democrazia nei luoghi di lavoro. Una campagna di informazione e
di mobilitazione contro l'accordo del 31 maggio, al quale verranno
contrapposti tutti gli strumenti possibili, inclusa una legge di iniziativa
popolare, per garantire a tutti le lavoratrici e i lavoratori (e non solo ai
"sindacati") la libertà di
associazione e la possibilità di esercitarla nei
fatti e nei luoghi di lavoro. Una prima forte iniziativa pubblica e di massa
verrà realizzata entro la prima decade di luglio."
dal comunicato nazionale dello slai cobas per il sindacato di classe
A: ;
Oggetto:
Fw: accordo fascista sulle rsu
L'accordo "storico" firmato da padroni e
Cgil, Cisl, Uil, con l'appoggio anche della Fiom di Landini, è l'ennesimo
grave attacco alle libertà sindacali, ai diritti dei lavoratori di scegliersi
il proprio sindacato e i
propri rappresentanti sindacali, ai diritti di
approvare o respingere accordi/contratti nazionali, al diritto di
sciopero.E' il fascismo neocorporativo del sindacalismo confederale che
si sposa e si unisce al fascismo padronale, partito dalla Fiat e da tempo in
estensione in tutte le fabbriche e posti di lavoro.
Per Cisl e Uil è
il compimento naturale del passaggio nel campo del padrone e del governo, da
tempo in atto e che ha trovato nell'accordo Fiat il suo punto di maggiore
consistenza.
Per la Cgil è la fine di un equivoco, di una falsa
opposizione e di un rientro a pieno titolo nella gestione neocorporativa e
neoconsociativa del sistema capitalista.
Chi invece vorrebbe ostinarsi
a rimanere con un piede in due staffe è la Fiom di Landini che nei comizi si
dice contro e nella prassi è a favore, e contribuisce a dare una base di
consenso in quello che è e può essere
l'anello debole del sistema e
dell'accordo: le fabbriche.
A questo accordo si risponde con la lotta. Lo
Slai cobas per il sindacato di classe è disponibile a partecipare e
promuovere tutte le iniziative di lotta necessarie; là dove siamo presenti,
dopo il necessario lavoro di
informazione con volantini, incontri e
assemblee, promuoverà scioperi, contestazioni e raccolte di firme contro
l'accordo. Ma, naturalmente, pensiamo che soprattutto in fase di protesta dei
lavoratori su lavoro,
salari, diritti o in fase di applicazione pratica di
questo accordo, sarà più possibile organizzare e sviluppare la protesta dei
lavoratori.
Va detto, però, che noi non abbiamo mai accettato le attuali
Rsu come forma democratica di rappresentanza dei lavoratori, e quindi non
pensiamo che l'obiettivo è difendere l'attuale sistema; né tantomeno abbiamo
mai avuto alcuna fiducia nella legge sulla rappresentanza espressa da
questi parlamenti, questi governi.
Con questo accordo padroni e
sindacati cancellano in realtà una vera rappresentanza dei lavoratori, e
quindi la lotta deve essere per una vera rappresentanza dei lavoratori. E la
vera rappresentanza che i lavoratori
hanno potuto avere e riconoscere sono
stati i Consigli di Fabbrica, ed è ad essi che bisogna tornare e per essi che
bisogna lottare, qualunque sia il tempo necessario e costi quel che
costi.
Lavorare per difendere i diritti dei lavoratori, per una
vera rappresentanza, per un sindacato di classe,
SLAI COBAS per
il sindacato di classe
Coordinamento nazionale
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
dal comunicato della USI roma
Siamo
d'accordo con una risposta globale, con una nuova forma di
rappresentanza
democratica e dal basso che superi le RSU, negando che la
risposta possa
venire da leggi sulla rappresentanza fatte da governi sempre
nemici dei
lavoratori, negando che possa servire il modello dei sindacati di
base che
hanno sempre cercato la firma di qualcosa senza pensare ai
lavoratori... Per
una chiara opposizione di classe e per il rilancio del
conflitto sociale...
Costruiamo un fronte di opposizione.. Organizziamoci
dal basso nei posti di
lavoro e nei territori...USI
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