lunedì 10 giugno 2013

pc 10 giugno - Fiat: i tre operai di Melfi citati in giudizio

Mentre continuano ad arrivare notizie di suicidi per lavoro e disperazione sociale e la Fiat continua a fare profitti in giro per il mondo i giudici della borghesia mettono sotto accusa chi osa pretendere i propri diritti e una condizione di lavoro migliore…
Davanti alla crisi padroni e governo ancora di più accentuano la repressione contro le lotte degli operai e delle masse popolari in generale!

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Fiat: i tre operai di Melfi citati in giudizio

La Procura della Repubblica di Melfi (Potenza) ha citato in giudizio Giovanni Barozzino (ora senatore di Sel), Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, i tre operai della Fiat di Melfi che la notte fra il 6 e il 7 luglio 2010 - durante uno sciopero notturno - bloccarono i carrelli robotizzati che rifornivano le linee. La prima udienza si svolgerà il prossimo 5 dicembre. L'accusa è concorso in violenza privata e turbata libertà dell'industria.

 I tre operai (che facevano parte della Rsu-Fiom) furono licenziati dalla Fiat e la vicenda scatenò proteste e polemiche. Circa un mese dopo, il giudice del lavoro di Melfi accolse il ricorso della stessa Fiom e dispose il reintegro dei tre operai, i quali però non tornarono in produzione per decisione dell'azienda.

Nel luglio del 2011 il Tribunale dette ragione alla Fiat contro il reintegro, mentre a febbraio di un anno fa il Tribunale di Potenza lo dispose nuovamente. Sulla causa di lavoro nei prossimi giorni è fissata l'udienza della Cassazione.


Rassegna.it

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