proletari comunisti circolo di Milano aderisce
Presidio-Manifestazione in
Piazza S.Babila, ore 18.00 20 settembre
E' in atto una grande campagna di
disinformazione fondata su menzogne per farci accettare la partecipazione
dell'Italia ad una aggressione criminale contro un Paese sovrano come la
Siria.
Le potenze della NATO (Italia compresa) alleate alla monarchia dell'
Arabia Saudita e del Qatar, stanno cercando per motivi economici e
geopolitici di ridisegnare la mappa del Medio Oriente, questo non ha niente
a che fare con la "democratizzazione" come ci insegna la situazione in cui
si trovano Afghanistan, Iraq, Libia, dove ora regna povertà e violenza, una
grande parte della popolazione è morta o rimasta ferita sotto le bombe, e
tutto questo per arricchire alcuni Paesi dell'occidente come durante il
vecchio colonialismo.
Lo schema collaudato per raggiungere questi
obiettivi prevede la creazione del consenso popolare attraverso la
disinformazione in TV e sui giornali, per avvalorare la necessità di un
intervento armato dovuto a ragioni
"umanitarie". Il cosiddetto "intervento
militare umanitario" ha sempre portato ad imponenti violazioni dei diritti
umani e all'azzeramento del fondamentale diritto di autodeterminazione dei
popoli.
Si mira ad insediare governi fantoccio, come in Afghanistan o in
Iraq, ancora più oppressivi dei precedenti, anche contro le donne e le
istanze di progresso, l'importante è che siano leali e subordinati agli
interessi
occidentali. Per ottenere questo risultato le potenze imperialiste
fomentano la violenza finanziando e armando i conflitti interni addirittura
inviando consiglieri militari, mercenari e armamenti sofisticati.
Per la
guerra all'IRAQ i cui motivi sono stati completamente inventati sono morte
centinaia di migliaia di civili iracheni, si sono spesi centinaia di milioni
di euro che avrebbero dovuto essere spesi per la sanità, la scuola,
i
servizi sociali, per garantire il diritto alla casa e una vita più dignitosa
per tutti.
NON UN SOLDO PER LA GUERRA !
"L'Italia ripudia la
guerra come strumento d'offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo
di risoluzione delle controversie internazionali" questo recita l'Art. 11
della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Ci opponiamo fin da ora
alla "no fly zone" che è un intervento militare diretto, con distruzioni e
massacri di civili, come ben sappiamo. Vogliamo dal Governo Monti, che ha
tagliato le pensioni e i diritti dei lavoratori e
dei cittadini aumentando
invece le spese militari, e dai Partiti che lo sostengono in Parlamento, la
cessazione immediata di qualsiasi appoggio esterno ai belligeranti; da
subito taglino le spese militari e pongano fine
a tutte le missioni
all'estero.
Noi organizzazioni e cittadini di diverso orientamento e
differenti sensibilità sentiamo il dovere di chiamare alla mobilitazione
contro la minaccia di guerra aperta alla Siria e anche all'Iran, con grave
pericolo di
estensione del conflitto difficile da prevedere.
Comitato
contro la guerra Milano
per adesioni: nadiaschavecher @ yahoo .
it
proletari comunisti aderisce
Care compagne e cari
compagni,
la politica di aggressione imperialista in Medio Oriente si
intensifica di giorno in giorno, segnando il punto più alto nella crisi
siriana. E’ ormai evidente l’impegno diretto delle forze NATO e della Lega
Araba nel
ridisegnare un Medio Oriente ed un Mediterraneo pacificati e
sottomessi agli interessi neocoloniali e di rapina. Fondi, armi ed una
poderosa macchina mediatica stanno costruendo le condizioni per una
ulteriore
escalation militare, rafforzata dalle minacce di aggressione
all’Iran e alla resistenza libanese.
La normalizzazione imposta
dall’Islam politico reazionario, forte anche del sostegno delle cancellerie
europee e statunitense, ha messo il bavaglio alle proteste popolari in
Tunisia e in Egitto; in Bahrein, dove ha sede
un’importante base navale USA,
la repressione è violentissima.
Come RdC, insieme ad altre forze, abbiamo
promosso l’appello “Giù le mani dalla Siria”, che nel giro di pochi giorni è
stato sottoscritto da molte altre strutture come le vostre e ha suscitato
l’interesse e l’attenzione
di molti compagni.
L’appello ha avuto il
merito di denunciare, in coerente continuità con i movimenti contro la
guerra, il ruolo criminale svolto dalle guerre umanitarie, contestando al
tempo stesso quel pacifismo con l’elmetto che
di nuovo, con l’aggressione
alla Libia e oggi alla Siria, appare sempre più subalterno ed
eurocentrico.
Una scelta politica gravissima, che cade proprio mentre il
governo Monti si presenta in perfetta sintonia con la rinnovata politica di
potenza espressa dall’Unione Europea: all’interno e all’esterno dei propri
confini, guerra sociale e guerra di rapina.
Cari compagni,
per
dare continuità all’appello da tutti noi sottoscritto, crediamo che sia
utile e necessaria una riunione di confronto politico sull’attuale
scenario, in cui valutare assieme i passaggi politici e le possibili
mobilitazioni
di massa da mettere in campo nel prossimo
periodo.
Poiché sia la NATO sia la Lega Araba ed Israele non escludono,
anche a breve, un attacco militare contro la Siria e l’Iran, pensiamo
sia importante non andare troppo in là con i tempi; vi proponiamo di
vederci a *Roma, domenica 30 settembre, alle ore 10 in via Giolitti
231*.
Per la Rete dei Comunisti
Marco
Benevento
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