risoluzione N°" - agosto 2012
Il
seminario di agosto ha affrontato i compiti che il nostro Partito ha
nella situazione attuale della lotta di classe. E’ stato ribadito
che il punto di riferimento del nostro lavoro sono le Tesi fondative
esistenti nella forma di ‘Punti di elaborazione per un progetto di
Tesi’; in essi sono contenuti i nuclei base della posizione teorica
ideologica, politica e pratica del nostro lavoro.
Queste
Tesi vanno riproposti al movimento operaio e comunista a livello
nazionale. Saranno ripubblicate, sia nella forma di opuscolo che nel
blog.
Il
loro utilizzo però domanda la capacità della nostra organizzazione
e dei nostri compagni di utilizzarle in forma comprensibili e nella
dinamica della lotta di classe e della lotta di posizione,
all’interno del movimento proletario e comunista nel nostro paese.
La
linea generale della fase politica attuale e dei nostri compiti è
contenuta nelle due Risoluzioni approvate nella Riunione Speciale di
alcuni partiti e organizzazioni del Rim.
La
prima Risoluzione costituisce secondo noi il più aggiornato quadro
di analisi e posizioni dei comunisti, cornice e guida alla loro
azione pratica nella lotta di classe in ogni campo.
E’
importante che i comunisti, e noi per primi, utilizzino questi
documenti perché offrono un quadro di riferimento che unisce i
diversi aspetti della situazione politica nazionale e internazionale
e colloca correttamente le lotte operaie e proletarie, le guerre
popolari, l’attività rivoluzionaria e la costruzione dei partiti
in un contesto generale che permette di vederne gli elementi di unità
nella battaglia per la costruzione dei partiti comunisti autentici e
nel loro raccordo internazionale per una nuova organizzazione
comunista internazionale.
La
prima Risoluzione mostra il legame esistente tra la lotta e l’azione
nei paesi imperialisti, in particolare quelli toccati dalla crisi
economica in maniera più pesante, e le lotte di liberazione e le
guerre popolari nei paesi oppressi dall’imperialismo.
Il
seminario ha anche affrontato il lavoro di fase, gli strumenti per
condurlo e la gerarchia di priorità in questo lavoro.
I
- Proletari comunisti – PCm Italia considera che la battaglia di
classe principale da svolgere è quella che riguarda le grandi
fabbriche nel nostro paese. Abbiamo prodotto negli ultimi due anni
uno sforzo prolungato, analitico, teorico e pratico in tutta la
vicenda Fiat, che ora è sintetizzato in un libro che possa offrire
alle avanguardie operaie e alle avanguardie comuniste, sia alla Fiat
ma ben oltre la Fiat, una base solida per affrontare la lotta in
fabbrica, per la costruzione di un organizzazione sindacale e
politica di classe nella fabbrica, per opporre alla guerra dei
padroni e a fascismo padronale che ne è lo strumento la guerra di
classe.
Proletari
comunisti organizzerà nei prossimi mesi una campagna di discussione
intorno a questo libro. Puntiamo alla costruzione di un punto di
vista e di una rete nelle fabbriche Fiat e nelle fabbriche in cui il
modello ‘Marchionne’, il fascismo padronale, la nuova
legislazione governativa di supporto, devono essere combattute sul
piano sindacale e politico.
I
recenti avvenimenti hanno posto all’attenzione nazionale ciò che è
successo, succede e succederà, in quella che oggi è la più grande
fabbrica del nostro paese e una delle più importante in Europa e nel
mondo:l’Ilva di Taranto. Proletari comunisti, presente col suo
lavoro da tempo in questa grande fabbrica, in cui ha contribuito alla
nascita iniziale dell’organizzazione sindacale di classe nella
forma dello slai cobas per il sindacato di classe, oggi fronteggia da
un lato lo sforzo e il tentativo dei padroni assassini di questa
grande fabbrica di unire in forme aziendaliste e neo corporative la
massa degli operai, con l’appoggio dei sindacati confederali, e
dall’altro l’emergenza di un movimento cittadino contro i morti
da inquinamento e di devastazione ambientale prodotti dall’Ilva di
Riva per i suoi profitti, che al suo interno contiene e richiama
posizioni di stampo medio borghese e piccolo borghese, fuse con
istanze sottoproletarie, che vogliono portare questo importante
movimento e il risveglio della città nelle secche dell’ambientalismo
reazionario, delle illusioni riformiste e della divisione tra operai
e masse popolari, là dove invece c’è bisogno di un fronte unito
tra operai e masse dei quartieri popolari, ecc. per fronteggiare la
situazione, ottenere risultati concreti nella difesa della condizione
operaia e dei posti di lavoro e attaccare e ridurre gli effetti
devastanti sulla salute e sul territorio della logica del profitto
capitalista.
Questa
è divenuta una battaglia nazionale che Proletari comunisti conduce
in ogni realtà in cui è presente, sia sul fronte teorico che sul
fronte politico e sindacale, per fare dell’Ilva di TA una base
rossa e proletaria e non una base verde-nera.
Chiediamo
a tutto il movimento proletario e comunista di sostenere in forma
militante, al di là delle divergenze che ci possano essere con noi,
questa importante battaglia di classe.
II
- Siamo dentro una dinamica di una crisi scaricata dalle borghesie di
tutti il mondo su operai e masse popolari e interi popoli, che
utilizza nel nostro paese la costruzione di governi di stampo moderno
fascista, prima di populismo reazionario con Berlusconi, ora governi
di dittatura tecnica del capitale, come Monti. Alla crisi e a questi
governi, all’azione di questi Stati bisogna opporre non solo la
necessaria resistenza operaia e popolare ma la lotta e la prospettiva
della rivoluzione. Per questo bisogna prestare molta attenzione a ciò
che è lo spettro di questo scontro, quel filo che da Genova 2001
arriva fino al 15 ottobre e pone nel movimento reale lo scontro tra
due vie, tra rivoluzione e opportunismo.
Proletari
comunisti è parte ed è dalla parte dei ribelli e dei rivoluzionari,
e lavora per l’unica forma di ribellione rivoluzionaria che può
essere vincente anche nel nostro paese: la guerra proletaria e
popolare che sfoci in insurrezione, guidata dal partito comunista.
Questo
scontro che vive in ogni fermento dello scontro sociale e politico
del nostro paese. Proletari comunisti è schierato e combatte sul
campo contro l’opportunismo pacifista e contro l'insurrezionalismo
testimoniale.
Proletari
comunisti sviluppa la lotta e la solidarietà contro la repressione
di Stato, la criminalizzazione, ecc.
III
- Proletari comunisti è presente e dirige lotte di precari e
disoccupati in città del sud come Taranto e Palermo e in città del
nord, come Bergamo, opera nell’ambito del proletariato immigrato,
precario, ricattato e schiavizzato che alimenta continuamente forti
lotte e ribellioni.
La
lotta per il lavoro, i diritti, il salario garantito è la seconda
gamba necessaria del fronte unito proletario per cui lavoriamo e
siamo al fianco di tutti coloro che conducono queste lotte in termini
classisti e combattivi.
IV
- Il governo Monti nel percorso dei suoi provvedimenti reazionari
torna ad attaccare frontalmente, dopo la riforma Gelmini, la scuola e
in particolare le università, realizzando anche nel nostro paese,
come sta avvenendo in tutti i paesi imperialisti e capitalisti del
mondo, un forte delle tasse, chiusura dei corsi e degli Istituti,
riduzione del valore del titolo di studio, la compatibilizzazione dei
contenuti dell’Università agli interessi attuali del capitale.
In altri paesi imperialisti e in altre fasi dello scontro di classe nel nostro paese, questo ha innescato grandiose ribellioni degli studenti e movimenti di massa di carattere potenzialmente rivoluzionario, punto di riferimento dell’intero movimento proletario e popolare. Noi dobbiamo guardare a queste esperienze, come quella recente del Quebec Canada nella quale anche l’ala del movimento studentesco di ispirazione rivoluzionaria e maoista ha giocato un ruolo.
In altri paesi imperialisti e in altre fasi dello scontro di classe nel nostro paese, questo ha innescato grandiose ribellioni degli studenti e movimenti di massa di carattere potenzialmente rivoluzionario, punto di riferimento dell’intero movimento proletario e popolare. Noi dobbiamo guardare a queste esperienze, come quella recente del Quebec Canada nella quale anche l’ala del movimento studentesco di ispirazione rivoluzionaria e maoista ha giocato un ruolo.
Noi
facciamo appello e lavoriamo per una nuova fase di esplosione che
vada oltre la pagina gloriosa e importante di ribellione del 14
dicembre 2010.
In
questo lavoro Proletari comunisti sostiene la rinascita di
un’organizzazione giovanile comunista rivoluzionaria che raccolga
la bandiera che in questi anni è stata tenuta alta come pratica
rivoluzionaria e spettro contro ogni opportunismo dai giovani maoisti
di Red Block di Palermo.
Questo
piano di lavoro impegnativo su tutti i fronti, secondo la gerarchia
qui espressa, domanda con forza che ci sia un salto di qualità dei
nostri compagni nell’ideologia, nella capacità teorica e politica,
nei metodi di lavoro e nelle forme organizzative, per superare limiti
ed errori e rendere concreti, visibili, utili, indispensabili al
movimento proletario e comunista l'azione e l'organizzazione di
Proletari comunisti – PCm Italia.
Proletari
comunisti – PCm Italia.
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