Comincia
giovedì tredici settembre, precisamente da Verona, il giro d'Italia in camper
del candidato alle primarie - per la scelta del futuro antagonista del
forzitaliota che correrà per la poltrona di presidente del Consiglio dei
ministri - Don Matteo Renzi.
L'inizio è spettacolare, per uno che vorrebbe "rottamare la vecchia politica"; il suo mezzo resta in sosta vietata (in doppia fila) per un certo periodo di tempo: i suoi tirapiedi sostengono per pochi minuti, ma se anche fossero stati pochi secondi non cambierebbe nulla, trattandosi di un atto di arroganza tipico dei politicanti che pensano di poter contravvenire alle regole della società civile senza subirne le dovute conseguenze.
Se queste sono le premesse, si può immaginare il resto; chissà quali saranno le proposte che il democristiano sindaco di Firenze elencherà dal palco: una vera porcheria su tutti i fronti.
L'ex esploratore cattolico esordisce dicendo: "per vincere non ho paura di chiedere i voti dei delusi del centrodestra", e subito dopo precisa che i voti della 'sinistra' non gli interessano; naturalmente - da buon ecclesiastico - non lo dichiara apertamente, ma ci vuole poco per capirlo quando afferma che "Sinistra Ecologia e Libertà e l'Italia dei Valori rappresentano la sinistra che non vuol governare".
Da queste prime battute si evince che il 'padre premuroso' - "ho scritto il discorso dopo aver messo a letto i miei tre figli" - non è affatto interessato ad una coalizione di centro(falsa)sinistra, ma piuttosto ad una accozzaglia di destra clerical-fascista: per il bene dell'Italia, è lui che deve essere rottamato!
L'inizio è spettacolare, per uno che vorrebbe "rottamare la vecchia politica"; il suo mezzo resta in sosta vietata (in doppia fila) per un certo periodo di tempo: i suoi tirapiedi sostengono per pochi minuti, ma se anche fossero stati pochi secondi non cambierebbe nulla, trattandosi di un atto di arroganza tipico dei politicanti che pensano di poter contravvenire alle regole della società civile senza subirne le dovute conseguenze.
Se queste sono le premesse, si può immaginare il resto; chissà quali saranno le proposte che il democristiano sindaco di Firenze elencherà dal palco: una vera porcheria su tutti i fronti.
L'ex esploratore cattolico esordisce dicendo: "per vincere non ho paura di chiedere i voti dei delusi del centrodestra", e subito dopo precisa che i voti della 'sinistra' non gli interessano; naturalmente - da buon ecclesiastico - non lo dichiara apertamente, ma ci vuole poco per capirlo quando afferma che "Sinistra Ecologia e Libertà e l'Italia dei Valori rappresentano la sinistra che non vuol governare".
Da queste prime battute si evince che il 'padre premuroso' - "ho scritto il discorso dopo aver messo a letto i miei tre figli" - non è affatto interessato ad una coalizione di centro(falsa)sinistra, ma piuttosto ad una accozzaglia di destra clerical-fascista: per il bene dell'Italia, è lui che deve essere rottamato!
Genova,
14 settembre 2012
Stefano
Ghio - Proletari Comunisti Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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