Dai precari Coop Sociali che da ieri bloccano i palazzi della
Provincia agli operai Gesip oggi in presidio a Palermo e corteo a Roma, agli
operai Amia oggi pomeriggio in corteo a Palermo, ai precari della Scuola che
occupano l'USP, ai nuovi disoccupati delle ex Società per i servizi di nuovo in
piazza...
Coop sociali, in 72 bloccano il Consiglio provinciale
Rischiano di perdere il lavoro 72 dei 184 precari delle coop
sociali, assistenti igienico-personali agli studenti disabili nelle scuole
superiori della Provincia. Oltre 50 di loro, ieri, hanno bloccato la seduta del
Consiglio provinciale, presieduto da Marcello Tricoli, che ha accolto la
richiesta di mettere all’ordine del giorno la questione dei tagli al settore
dell’assistenza ai disabili. Per la Provincia, i tagli sono necessari e sono
dovuti sia alla “spending review” del governo Monti, sia alla riduzione delle
richieste di assistenza da parte delle famiglie (255 in meno rispetto al 2011).
Per salvare tutti i 184 addetti occorrerebbe ridurre da 27 a 18 le ore di lavoro
settimanali o far lavorare per turnazione (2 mesi alternati9. Non ci stanno i
lavoratori, che già l’anno scorso avevano scongiurato i licenziamenti con i
contratti solidali e diminuendosi le ore lavorative da 30 a 27. “Le risorse – ha
affermato D. Anello dello Slai Cobas – vanno trovate e i lavoratori devono
essere tutelati. Tutti”. Sarebbe opportuno, inoltre, per la sindacalista,
rimettere in gioco le richieste inevase di assistenza ai disabili (circa 30)
scartate perché arrivate oltre il 12 giugno. Oggi è previsto un incontro a
palazzo Jung in via Lincoln, tra il presidente Tricoli, i capigruppo, le
commissioni consiliari, l’assessore alle Politiche sociali, Massimo Rizzuto, il
ragioniere generale Massimo Bonomo e in sindacati. “Il servizio – ha affermato
Salvino Caputo, presidente della commissione Attività Produttive dell’Ars – è
essenziale e le risorse da trovare non sono ingenti”.
La Sicilia
11/09/2012
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Disabili. Rischiano 112 operatori delle scuole
“Tagli ai posti di lavoro”
Il consiglio provinciale bloccato dagli
assistenti
Palermo
Le proteste per il lavoro che non c'è si susseguono in città
con un ritmo allarmante. Ieri mattina i precari delle cooperative sociali hanno
bloccato i lavori del Consiglio provinciale. Si tratta degli assistenti igienici
degli studenti disabili nelle scuole superiori di Palermo che lamentano un
“grave taglio ai posti di lavoro che la Provincia vuole mettere in atto per
l’anno scolastico 2012/2013”. Su 184 operatori ne dovrebbero saltare
72.
Dagli uffici di Palazzo Comitini, però, arriva una versione
diversa sulla vertenza che sembra non avere a che fare con la necessità di una
revisione della spesa dell’ente locale. In una nota si spiega che “la somma
stanziata in bilancio per l’assistenza igienico-personale degli studenti
disabili è quella necessaria per coprire il servizio ed è parametrata sul numero
di utenti. Le istanze pervenute per quest’anno scolastico sono inferiori
rispetto allo scorso anno, la cifra stanziata dunque è pari a 822 mila euro (a
copertura del servizio fino al 31 dicembre 20129. A questa somma si aggiungono
quelle previste per l’assistenza alla comunicazione per gli studenti con
disabilità sensoriale (pari a 526 mila euro) e quelle per il trasporto degli
studenti disabili (pari a 306 mila euro)”. L’assessore provinciale alle
Politiche sociali, Massimo Rizzuto, comunque, ieri ha incontrato una delegazione
dei lavoratori.
Gds
11/09/2012
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Questa mattina i precari delle cooperative sociali hanno partecipato e bloccato il Consiglio Provinciale presieduto da Tricoli che ha accolto la richiesta di mettere all'ordine del giorno la questione delicata dei tagli al settore dell'assistenza ai disabiliLa riunione è ancora in corso e le lavoratrici e i lavoratori sono in attesa della rispostaI precari delle Cooperative Sociali, Assistenti igienico personale agli studenti disabili nelle scuole superiori di Palermo, da domani 10 settembre in lotta contro il grave taglio a i posti di lavoro che la Provincia regionale di Palermo vuole mettere in atto per l'anno scolastico 2012/2013.Su 184 operatori ne dovrebbero saltare 72, le motivazioni della Provincia sarebbero da un alto il nuovo taglio alle risorse per il sociale dettato anche dalla Spending Review imposta agli enti locali dal Governo tecnico/dittatoriale Monti, dall'altro la riduzione, a detta della Provincia, delle richieste di assistenza da parte delle famiglie e delle scuole, punto però che ci sembre meno credibile visto che si è conoscenza che fino ad oggi invece continuano ad arrivare richieste di assistenza agli uffici provinciali di Via Roma.
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