10 punti su cui nasce il PCdI nel 1921, sulla base delle 21 condizioni o 21 punti posti dall'internazionale Comunista, guidata da lenin
noi ci riconosciamo in questi 10 punti e quindi non abbiamo necessità di ripeterli
Il Partito comunista d'Italia (Sezione dell'Internazionale comunista) è costituito sulla base dei seguenti principi.
1. Nell'attuale regime sociale capitalistico si sviluppa un sempre crescente contrasto fra le forze produttive ed i rapporti di produzione, dando origine all'antitesi ed alla lotta di classe tra il proletariato e la borghesia dominante.
2. Gli attuali rapporti di produzione sono protetti dal potere dello Stato borghese, che, fondato sul sistema rappresentativo della democrazia, costituisce l'organo per la difesa degli interessi della classe capitalistica.
3. Il proletariato non può infrangere né modificare il sistema dei rapporti capitalistici di produzione, da cui deriva il suo sfruttamento, senza l'abbattimento violento del potere borghese.
4. L'organo indispensabile della lotta rivoluzionaria è il partito politico di classe. Il Partito comunista, riunendo in sé la parte più avanzata e cosciente del proletariato, unifica gli sforzi delle masse lavoratrici, volgendoli dalle lotte per gli interessi di gruppi e per risultati contingenti alla lotta per la emancipazione rivoluzionaria del proletariato; esso ha il compito di diffondere nelle masse la coscienza rivoluzionaria, di organizzare i mezzi materiali d'azione e di dirigere nello svolgimento della lotta il proletariato.
5. La guerra mondiale, causata dalle intime insanabili contraddizioni del sistema capitalistico; le quali produssero l'imperialismo moderno, ha aperto la crisi di disgregazione del capitalismo, in cui la lotta di classe non può ché risolversi in conflitto armato tra le masse lavoratrici ed il potere degli Stati borghesi.
6. Dopo l'abbattimento del potere borghese, il proletariato non può organizzarsi in classe dominante che con la distruzione dell'apparato statale borghese e con la instaurazione dello Stato basato sulla sola classe produttiva ed escludendo da ogni diritto politico la classe borghese.
7. La forma di rappresentanza politica nello Stato proletario è il sistema dei Consigli dei lavoratori (operaie contadini), già in atto nella rivoluzione russa, inizio della rivoluzione proletaria mondiale e prima stabile realizzazione della dittatura proletaria.
8. La necessaria difesa dello Stato proletario, contro tutti i tentativi contro-rivoluzionari, può essere assicurata solo col togliere alla borghesia ed ai partiti avversi alla dittatura proletaria ogni mezzo di agitazione e di propaganda politica, e con l'organizzazione armata del proletariato per respingere gli attacchi interni ed esterni.
9. Solo lo Stato proletario potrà sistematicamente attuare tutte quelle successive misure d'intervento nei rapporti dell'economia sociale con le quali si effettuerà la sostituzione del sistema capitalistico con la gestione collettiva della produzione e della distribuzione.
10. Per effetto di questa trasformazione, economica e delle conseguenti trasformazioni di tutte le attività della vita sociale, eliminandosi la divisione della società in classi, andrà anche eliminandosi la necessità dello Stato politico, il cui ingranaggio si ridurrà progressivamente a quello della razionale amministrazione delle attività umane.
10 punti che proponiamo oggi, riconoscendo già i precedenti per l'unità dei comunisti nel/per il Partito
proletari comunisti
ro.red@libero.it
http://proletaricomunisti.blogspot.com
10 punti per l’unità dei comunisti per il Partito
Il partito comunista che è necessario costruire deve essere
1. basato sul marxismo-leninismo-maoismo;
2. basato sulla strategia della guerra popolare sfociante nel l’insurrezione
adatta alle condizioni specifiche del nostro paese oggi;
3. fondato sulla centralità operaia e che sia reparto d’avanguardia organizzato
della classe operaia;
4. costruito nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse;
5. un partito di tipo nuovo che attui una completa rottura nel campo
dell’ideologia, della teoria, della organizzazione, della pratica con il
revisionismo vecchio e nuovo;
6. saldamente interno al movimento comunista internazionale e in particolare
a quello di orientamento marxista-leninista-maoista, con un forte legame
con i partiti comunisti impegnati nelle guerre popolari;
7. che combatta attivamente l’economicismo e l’eclettismo teorico-politico
nel movimento comunista italiano;
8. alternativo alle due varianti, basate sull’elettoralismo e il militarismo,
presenti nel nostro campo;
9. che sappia far vivere al suo interno la lotta ideologica attiva e la lotta tra
le due linee e attuare il centralismo democratico, alla luce delle esperienze
negative che nel nostro campo ci sono state
10. consapevole che, nel grande lavoro per unire i comunisti nel nostro paese,
è’necessario sviluppare sulla base dei principi la lotta al settarismo come
una delle deviazioni ancora presenti nel movimento comunista
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