giovedì 20 gennaio 2011

pc quotidiano 20 gennaio - TESTIMONIANZA DI UN TUNISINO IN ITALIA

INTIFADHA AL YESSEMIN
TUNISIA LIBERA
UNA LUNGA NOTTE
Il 14/1/11 è stata una data storica per i tunisini; è stato rovesciato il governo, grazie al popolo.
Ma è stata una notte di incubo e paura in tutte le case; la sensazione di gioia per la liberazione da un regime che ha messo il terrore nella maggior parte dei cittadini in più di 20 anni di governo dittatoriale, è stata subito soffocata da atti di sciacallaggio.
Questa notte, dopo la sua fuga da codardo, nessuno ha dormito, compresi i tunisini all'estero, preoccupati per i propri parenti che, chiusi nelle loro case, chiedevano aiuto attraverso tanti canali tv arabi, all'esercito perché proteggessero i loro quartieri.
Ciò che è accaduto questa notte, è qualcosa di strano, molto strano: bande armate sono passate a saccheggiare casa per casa. Il popolo tunisino non è abituato a trovarsi facci a faccia con il terrore!
Soltanto chi ha avuto problemi con il governo e ha provato la prigione o la tortura ed è passato sotto le mani di queste persone senza scrupoli, che non hanno sentimenti né cuore, che sono stati addestrati per portare l'orrore, capisce di cosa stiamo parlando. Infatti la Tunisia è un Paese molto avanzato per quanto riguarda l'addestramento alla tortura.
Questa notte questi individui sono usciti dai loro sotterranei dell'orrore, arrabbiati, per portare terrore a tutti i cittadini che hanno detto NO al dittatore.
Sono usciti perché sono i frutti di questo regime.
Sono usciti perché non hanno niente da perdere, sono criminali fedeli al loro presidente.
Sono usciti ben organizzati, sotto gli ordini di un generale.
Sono usciti come se andassero al lavoro, ma questa volta senza divisa, per far vedere la loro vera faccia di terroristi di un governo che da 23 anni dice di essere in lotta contro il terrorismo, applaudito dall'occidente come Paese democratico, alle spalle di un popolo a cui è stata cucita la bocca, negati i diritti umani e la libertà di espressione.
Questa volta le carte sono scoperte e il popolo non si è lasciato ingannare, ha capito il dittatore, ma il dittatore non ha capito il suo popolo.
I cittadini, con l'aiuto dell'esercito, si sono organizzati e zona per zona si sono armati di pietre e bastoni per proteggere le proprie famiglie e propri quartieri da questi poliziotti trasformati in veri terroristi.
Ora le nuvole si sono diradate, è uscito il sole!
Questi avvenimenti hanno unito il ricco e il povero, il medico, l'ingegnere e l'operaio nella difesa delle risorse del Paese di cui il regime avrebbe voluto fare terra bruciata con atti di sciacallaggio.
Fino ad oggi neanche i tunisini residenti all'estero si sono sentiti liberi di esprimere le proprie idee politiche per paura di essere intercettati da gruppi fedeli al RCD.
Questa rivolta dovrebbe far vergognare l'occidente per aver appoggiato finora il regime tunisino e averlo presentato agli occhi della sua gente come un modello di libertà.
Voglio che gli italiani capiscano che i tunisini rischiano la vita e sono disposti a vivere in questo Paese anche senza documenti, per cercare la libertà, non perché mancano le risorse per condurre una vita dignitosa nel loro Paese.
Io come cittadino tunisino e allo stesso tempo italiano, sostengo questa protesta per sradicare definitivamente il partito RCD, per costruire un governo tecnico pulito e un futuro diverso.
Spero che l'UE non appoggi la costituzione di questo governo tecnico in cui le cariche più importanti sono affidate ancora a persone del vecchio regime che ha ancora le mani sporche del sangue del suo popolo. Se ciò non dovesse avvenire sarà come strappare il potere dalle mani del popolo ancora una volta.
Diffondete questo messaggio ai vostri amici, fate conoscere le ragioni del popolo tunisino.
Moncef .B

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