lunedì 17 gennaio 2011

pc quotidiano 17 gennaio - Dalla Tunisia al resto del mondo la protesta avanza

La crisi economica mondiale non accenna a diminuire, “sarà ancora lunga” dice Turani sulla Repubblica di oggi, smentendo, con dati di Confindustria alla mano, i facili entusiasmi degli economisti al servizio dei padroni e dei governi, che dicono che la crisi finirà a breve; e gli effetti si manifestano in forme sempre più pesanti per le masse popolari di tutto il mondo con aumenti costanti di disoccupazione e dei prezzi delle materie prime che si riversano sui prezzi del beni di prima necessità.

Riportiamo dai mezzi di informazione borghesi alcune delle proteste in corso.

TUNISIA

Continua altissima la tensione con i militari per le strade mentre il cosiddetto nuovo governo cerca di mantenere ai posti di comando gli uomini del presidente fuggito in Arabia…

EGITTO

Oggi un uomo si è dato fuoco nella capitale, Il Cairo, per protesta contro una vita di miseria. Un gruppo su facebook ha organizzato una manifestazione pubblica il 25 gennaio con un appello ad “un giorno di rivoluzione contro la tortura, la povertà, la corruzione e la disoccupazione”. Molti in Egitto lamentano le stesse condizioni della Tunisia.

GIORDANIA

Proteste in Giordania

Felicitazioni davanti all'ambasciata di Tunisi

Amman, 16-01-2011

Ad Amman quasi 3.000 sindacalisti, islamisti e membri di partiti di sinistra sono coinvolti in un sit-in davanti al Parlamento per protestare contro l'inflazione e la politica economica del governo.

I manifestanti, sventolano bandiere della Giordania davanti ai cancelli del Parlamento, mentre i deputati sono riuniti per discutere i prezzi degli alimenti.

CILE

Cile, turisti bloccati causa sciopero

16 Gennaio 2011, 15:30 - Televideo

15.30 Sono circa 2.000, in massima parte stranieri, i turisti bloccati nella Patagonia cilena a causa degli scioperi e i blocchi stradali contro il carovita. I manifestanti contestano il piano con cui il governo intende aumentare di circa il 17% prezzo del gas. La polizia ha disperso le proteste con lacrimogeni Molti turisti hanno tentato di superare il confine e recarsi in Argentina, ma sono stati respinti. Si tratta per lo più di escursionisti che hanno visitato il parco naturale di Torres del Paine.

Sono state issate barricate, bloccate strade e le attività in diverse città importanti come Punta Arenas y Puerto Natales.

Due donne sono morte e una bambina è grave investite da una camionetta durante le proteste.

ALGERIA

Almeno quattro giovani si sono dati fuoco negli ultimi giorni…

"L'Algeria è in processo di rivolta dal 1988" Zohra F. B. –

Algeri (Le Soir) - Intorno al tema: "Comprendere l’Algeria della sommossa," il presidente della LADDH è tornato sulla serie di rivolte che hanno scosso il Paese nelle ultime settimane.

Ha presentato all'inizio del suo intervento, "il paradosso di un paese ricco che produce disoccupazione, carenze, senza fissa dimora e precarizzazione allargata”. … la dinamica degli scontri si è diffusa regolarmente su tutto il territorio nazionale.

"Le entrate del petrolio paralizzano il paese e condannano le generazioni future alla disoccupazione. I giovani, attualmente, non hanno altra alternativa che di lasciare il paese", ha aggiunto Zehouane, che pensa sia urgente fare luce sulle tesi che parlano di provocazione e di strumentalizzazione delle rivolte.

"E’ anche necessario rispondere al Ministro degli Interni che accusa i giovani di essere teppisti, saccheggiatori e ‘casseurs’. Mentre sono piuttosto le vittime e coloro che sono stati incarcerati devono essere rilasciati. Non devono subire sanzioni penali ", ha dichiarato Zehouane.

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