comunicato
I 3 operai licenziati della Fiat Sata devono rientrare effettivamente al lavoro, giustizia deve essere fatta, a difesa del diritto di sciopero, a difesa dei rappresentanti sindacali effettivi dei lavoratori, a difesa dello Statuto dei lavoratori e della Costituzione.
Non si possono spegnere i riflettori sul processo alla Fiat Sata perchè questi licenziamenti sono la sostanza pratica del piano Fiat, degli accordi di Pomigliano e di Mirafiori e del contenuto di essi in materia di diritto di sciopero e diritti sindacali.
Per questo è una lotta che deve riguardare tutto il gruppo Fiat, tutta la classe operaia e tutti coloro che sono dalla parte della classe operaia e delle libertà democratiche.
Con le testimonianza in Tribunale a sostegno dei 3 licenziamenti, con gli articoli infami di Panorama, il sindacalismo dei padroni ha mostrato la sua vera faccia.
Se questo passa alla Sata, sarà la pratica quotidiana in tutti gli stabilimenti Fiat e in tutte le fabbriche italiane.
Per questo siamo qui da Taranto, in rappresentanza di Proletari comunisti e dello Slai cobas per il sindacato di classe. Per solidarietà, oltre la solidarietà. Serve ancora una iniziativa nazionale di sostegno a Giovanni Barozzini, ad Antonio Lamorte e a Marco Pignatelli.
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