A Pomigliano il clima è in qualche maniera surreale. C'è un apparenza: gli operai rientrano al lavoro per tre giorni per la produzione dell'Alfa 152, all'interno della fabbrica da mesi campeggia il numero 302 a fissare i giorni senza infortuni nello stabilimento, dove, senza alcuna ironia, nessun operaio ha potuto fare questi 302 giorni, dato che siamo da tempo a ritmi di lavoro di tre giorni al mese o poco più. Cioè la fabbrica attuale è la fabbrica apparente, la fabbrica che ancora non c'è, è la fabbrica reale.
Si vedono già molte facce nuove, ingegneri e tecnici Fiat arrivati da Torino per programmare la ristrutturazione, in vista della nuova Panda; la prossima settimana le tre ditte vincitrice dell'appalto cominciano a montare le impalcature dei lavori; ed è atteso a Pomigliano il professore giapponese, Yamashina, o un suo uomo di fiducia, in qualità di esperti, autori del nuovo piano di organizzazione del lavoro, il Wcm, già in uso a Mirafiori e a Melfi, che ora evolve a Ergo Uas.
Cioè si prepara la produzione futura della Panda, quella della pausa diminuita che significa 600 secondi per 8,3 operazioni in più a turno, che fa scattare una produzione in più di 25 auto al giorno. Un sistema che prevede dei parametri e delle “medaglie”. Pomigliano parte dall'obiettivo minimo, la medaglia di bronzo, per arrivare a quella di oro.
Intanto, però, agli operai reali, di ora, vengono negati anche i quattro soldi del premio di risultato; quindi già lavorano con minori salari. La questione è così evidente che i sindacati firmatari dell'accordo sono fortemente preoccupati perchè Marchionne non si comporta neanche come loro si aspettano, o come lui stesso si atteggia, da monarca illuminato,invece non dà neanche la mancia, mostrando dietro la prosopopea dell'uomo della provvidenza, un meschino 'rapinatore' che fa i conti come l'ultimo bottegaio sulla pelle degli operai
A Napoli in questo momento tutti vanno a fare il loro convegno nazionale. Dopo quello della Fismic che ha anticipato l'idea della Newco, si è tenuto quello dell'ultimo arrivato tra i ventriloqui del padrone, il neo segretario nazionale della Uilm Palombella che ha aggiunto un argomento, quello che l'importante è che gli impianti siano in marcia, perchè senza gli impianti in marcia il sindacato non ha nessun potere contrattuale. Miracolo dell'ipocrisia! Se quegli impianti andranno in marcia, sarà solo a condizione che gli operai e il sindacato, quello vero quello che ci dovrebbe essere, non abbia alcun potere contrattuale.
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