I compagni di proletari comunisti di Milano hanno partecipato all' incontro-dibattito “La repressione non ci arresta” all'interno della festa Fuochi di resistenza a Cazzago San Martino.
Sono stati riportati diversi casi di repressione con denunce, avvisi orali, condanne sopratutto di antifascisti e relative a manifestazioni di contrasto della destra estrema , ma è stato anche, nella relazione introduttiva, riportato l'esempio della repressione delle lotte sindacali per la difesa dei diritti dei lavoratori e non è mancato il riferimento alle montature giudiziarie a danno dei comunisti.
Sicuramente interessante per avere uno spaccato delle varie modalità usate dalla repressione- e il salto di qualità di essa- in questo paese per contrastare ogni forma di opposizione e delle lotte sociali, operaie e politiche, la criminalizzazione di attivisti sindacali, comunisti, anarchici; per avere un quadro dell'uso di aberrazioni guridiche, rispolvero di norme fasciste, mai cancellate dal codice, multe che permette di comprendere, al di là dello strumento repressivo specifico utilizzato nei diversi esempi, l' “unitarietà” della repressione. Momenti come questi sono utili e necessari per far conoscere, come momento informativo.
Ma, appunto, un momento, uno degli strumenti utili e necessari nella lotta contro la repressione. Ma non basta fotografare la realtà, occorre trasformarla.
In uno degli interventi è stata sottolineata l'importanza della solidarietà e, quindi, la necessità della presenza , ad esempio in occasione delle udienze, con la consapevolezza che la repressione“ci riguarda tutti” e, come, la presenza solidale nei presidi davanti ai tribunali non sempre sia adeguata.
I compagni di proletari comunisti hanno portato, all'interno dell'analisi dell'attacco repressivo, la necessità della lotta unitaria contro la repressione, in forma organizzata. Con la consapevolezza che il lavoro, in tal senso, è lungo, ma da perseguire con determinazione
Milano, 20 luglio 2010
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