manifestazione a Pisa contro la violenza delle polizia |
C'è tra i temi politici uno che ha colpito tutti in queste ultimi giorni, sempre all'interno di questa battaglia per la Palestina: sono le ignobili cariche poliziesche, le facce insanguinate di ragazze, donne, picchiate con i manganelli della polizia sotto la sede Rai di Torino come a Vicenza, a Napoli e soprattutto a Pisa. Un corteo degli studenti è stato fatto segno di una repressione che qualcuno ha paragonato a quella del G8 di Genova: ragazzi picchiati da vigliacchi come sanno essere le forze dell'ordine quando vengono costruite per fare queste cose. Certo, al di là delle responsabilità individuali - che non sono poche, perché gli sbirri sono fascisti, sono dei vermi, sono delle bestie e mostrano di che pasta sono fatti quando gli si allenta la briglia - quei poliziotti che hanno picchiato sono delle bestie vigliacche che si sono accaniti su giovani disarmati ma certamente non sprovveduti e non certo disarmati di volontà di posizione.
L'hanno fatta sporca, i video lo hanno mostrato senz'ombra di dubbio e sui giornali dobbiamo leggere di ambulanze bloccate, risate durante le botte, ostentazione della violenza, dell'arroganza.
Ragazzi trattati come criminali. Da chi? Dai criminali di Stato rappresentati da quella carica fermata subito dal cordone di protezione. Questa volta la stampa non ha potuto fare a meno di riempire le pagine di denunce, di foto. Alcuni hanno fatto davvero molto bene per rappresentare effettivamente il trattamento riservato agli studenti picchiati. È una cosa così evidente e scandalosa che il presidente Mattarella, “papa laico” di questo paese, non ha potuto non stigmatizzare, pronunciando parole che evidentemente suonavano a critica al comportamento della polizia, al comportamento del ministro degli Interni, al governo e consigliava il governo di non perseguire questa strada perché potrebbe servire non tanto per fermare delle manifestazioni di giovani ma, appunto, il classico incendio…. e chi ha una certa età sa bene come va a finire la situazione.
Ma anche Mattarella è stato preso a pesci in faccia, a manganellate di parole, rappresentate innanzitutto da quel cane rognoso che si chiama Salvini che ha potuto dichiarare senza nessun pudore che chi critica la polizia è un delinquente e quindi, di fatto, dava del delinquente anche allo stesso Mattarella.
Ma a parte qualche tentennamento del primo giorno dopo queste cariche, il governo ieri ha rivendicato tutto. Meloni: “i manganelli? non chiediamo scusa, questo è Stato di diritto”.
No, questo è
stato di polizia, questo è moderno fascismo, questo è attacco ai
principi elementari di libertà, di manifestazione, di pensiero e di
azione.
Le procure dicono: “chi ha dato l'ordine?”
Ma chi aveva dato l'ordine a Torino? Chi aveva dato l'ordine a Napoli?
Certo, se le manifestazioni non le puoi fare o le dovresti fare lontano mille miglia laddove ci sono i simboli di queste manifestazioni, se trasformi ogni manifestazione in una specie di recinto-ghetto, è chiaro che quando ci si vuole liberare di questi divieti assurdi e affermare una protesta vera e legittima ti caricano di mazzate e poi di denunce.
A Pisa gli è andata male perché Pisa è scesa in campo il giorno dopo a difendere i suoi ragazzi, i nostri ragazzi.
E perfino i sindacati, che di solito sono imbarazzanti per il loro silenzio, non hanno potuto non dire “basta con i manganelli” e che il ministro si deve dimettere. Ma proprio la richiesta di dimissioni del ministro ha mostrato la natura di questo governo.
Questi ministri non si dimettono, non si è dimesso Dalmastro, non si è dimessa la Santanchè, non si dimette quella specie di caricatura di ministro che è Lollobrigida, non si dimettono tutte queste persone sporche, luride, fascisti dentro e soprattutto ricchi e corrotti che fanno parte del sistema dei ricchi e dei corrotti in questo paese, dei parassiti e perciò non si dimettono perché sanno che a quel sistema sono legati con un cordone ombelicale, sono i topi di fogna ritornati al potere che si tengono la mano e non se ne andranno davanti a nulla e forse non se ne possono andare con i loro piedi.
Ecco, Pisa dimostra che la violenza di Stato - lo Stato di polizia - è una delle forme del moderno fascismo di questo governo e che per questo bisogna combatterlo.
Combatterlo, combatterlo, combatterlo.
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