E per non lasciare alcun dubbio sulla loro volontà di continuare a tenere viva la guerra e ad allargarla giorno dopo giorno, spezzando l’illusione di pacifisti di ogni tipo, l’imperialismo degli Stati Uniti e a
seguire tutti gli altri paesi imperialisti annunciano quotidianamente iniziative, come quella dell’imperialismo statunitense che parla di apertura di altre 5 nuove basi militari in Somalia! Di fatto rafforzando il loro controllo proprio sul Mar Rosso. Dice, infatti, un articolo di “pagineesteri”: “Nel Golfo di Aden gli USA hanno già schierato vari mezzi e la portaerei Eisenhower ma la Somalia potrebbe fornire un’utile piattaforma dalla quale lanciare attacchi contro gli Houthi yemeniti e in generale perfezionare il controllo del Mar Rosso.”Sempre nell’articolo si dice: “Nel corso di una cerimonia
presieduta dal presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, l’incaricato d’affari
statunitense Shane Dixon e il ministro della Difesa somalo Abdulkadir Mohamed
Nur hanno firmato a Mogadiscio un memorandum d’intesa per la costruzione di
cinque basi militari per la brigata Danab, l’unità d’élite dell’Esercito
Nazionale Somalo addestrata dai Berretti Verdi di Washington. La brigata Danab
è stata istituita nel 2017 a seguito di un accordo tra Stati Uniti e Somalia
per formare ed equipaggiare 3000 uomini e donne provenienti da tutto il paese.
“In base all’intesa, gli Stati Uniti devono realizzare delle
infrastrutture militari a Baidoa, Dusa Mareb, Jowhar, Chisimaio e Mogadiscio,
da utilizzare per l’addestramento di nuove unità dei corpi speciali
dell’esercito somalo, incaricati di «contrastare la minaccia del terrorismo
internazionale» [e questa è la scusa più classica che dovrebbe giustificare l’intervento
armato dei paesi imperialisti, ndr], come recita una nota del presidente
Mohamud in riferimento alle milizie del «Movimento di Resistenza Popolare nella
Terra delle Due Migrazioni», movimento integralista sunnita meglio noto come Al
Shabaab (“I giovani”) e federato ad Al Qaeda.”
Nel frattempo gli USA trattano anche “con Ghana, Costa
d’Avorio e Benin per ottenere tre basi militari dove stanziare altrettante
squadriglie di droni..”
Queste nuove basi si sommano a quelle già esistenti a Gibuti
appartenenti a Germania, Spagna, Italia, Francia, Stati Uniti, Regno Unito,
Cina e Arabia saudita, situate a brevissima distanza l’una dall’altra. E tutte
sul Mar Rosso!
Come si vede da questo, ma ci sono altre tante notizie, (per
l’imperialismo italiano le “missioni” militari in giro per il mondo della
fascista Meloni) la preparazione della guerra imperialista “totale” va avanti e
“l’aggressione sionista genocida nei confronti del popolo palestinese … fa di
quest’area uno dei grandi focolai mondiali … per queste ragioni, essere a
favore della lotta del popolo palestinese, essere a favore della solidarietà
che si esprime nell’area, e particolarmente nel Mar Rosso, essere a favore che
in quest’area vengano ristabilite la giustizia, la pace e la libertà dei
popoli, significa lottare nel nostro paese perché questo produca risultati
positivi anche per i proletari e il popolo italiano.” (da Controinformazione
rossoperaia n.13)
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