Una delegazione del Coordinamento sarà a Torino in occasione della 3^ udienza il prossimo 28 febbraio '24
Presidio al Tribunale di Torino, Corso Vittorio Emanuele 130, ore 9.00 - 13.00.
PER ROBERTO, MARCO, FILIPPO
il 18 dicembre 2021 a Torino, in via Genova, per il crollo della gru
Siamo consapevoli dell'importanza e della necessità della
solidarietà che si dà e si riceve: la esprimiamo ai familiari delle
vittime, agli amici, ai colleghi.
La solidarietà rompe l'isolamento, è coscienza dell'immane tragedia e
del dolore che deriva da ogni morte sul lavoro, per il lavoro, da
lavoro.
Sappiamo del filo che lega questa tragedia a quella di Firenze del
16 febbraio, con 5 operai morti (Luigi, Mohamed, Bouzekri, Mohamed,
Taoufik), anch'essi in un cantiere edile; a quella di Brandizzo (To),
del 30 agosto '23, dove 5 operai di ditte di appalto hanno perso la vita
(Giuseppe, Kevin, Giuseppe, Michael, Giuseppe), straziati da un treno
in un cantiere di Rete ferroviaria italiana (Rfi); a quella del 5-6
dicembre di oltre 16 anni fa alla ThyssenKrupp, sempre a Torino, con 7
operai bruciati vivi (Giuseppe, Rosario, Angelo, Bruno, Antonio,
Roberto, Rocco).
Lo stesso filo che lega lavoratori e lavoratrici scomparsi
nell'anonimato, al massimo ricordati un solo giorno o riportati in un
trafiletto.
Nel primo mese e mezzo del 2024, in Piemonte, hanno perso la vita 7
lavoratori, fra cui: Alessandro, mentre era alla guida del bus; Mario,
per un malore alla Rogelfrut; Domenico, nello scontro con un automezzo;
Mohamed, elettricista tunisino; Giovanni, precipitato da 27 metri nel
montaggio di una gru a Rivoli.
Solo tre mesi fa, il 27 novembre, a Caselette (To) precipitavano,
per l'ennesimo crollo di una gru, due operai, ferendosi gravemente.
Quello dei cantieri è il settore dove si muore di più, ma nessun luogo è sicuro!
Nel 2023 sono stati 1.485 gli infortuni mortali sul lavoro e in
itinere, più di uno ogni 8 ore; 583.356 le denunce di infortunio, di cui
molti invalidanti; 72.754 le malattie professionali, aumentate del 20%
rispetto al 2022. Da inizio 2024, sono 197 le vittime sul lavoro e in
itinere, 4 al giorno.
Chi non c'è più lascia un'eredità difficile ma doverosa verso di
loro e verso i lavoratori, le lavoratrici e la collettività: continuare e
sviluppare ogni giorno la lotta per la sicurezza e la salute in ogni
luogo di lavoro e sul territorio.
Siamo qui per Roberto, Marco, Filippo
e per tutti i lavoratori e le lavoratrici morti in nome del profitto
L’unione fa la forza! La lotta fa la differenza!
21 febbraio 2024
- Coordinamento 12 ottobre
[Costituitosi dopo la giornata di mobilitazione del 12 ottobre a
Bologna. Coordinamento formato da familiari di stragi, associazioni e
comitati, realtà e attivisti sindacali]
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