Sulla RSA di “Villa Laguidara”
Alla Rsa ‘Villa Laguidara’ della Misericordia a Marina di Pietrasanta (Lu), da gennaio a maggio, vi sono stati 42 decessi dei
quali la metà da Covid-19 (accertati dal tampone) e altri per sindrome
respiratoria acuta (tipica del Covid ma non è stato eseguito il
tampone), 38 anziani positivi e 20 lavoratori contagiati (14 operatori,
un’animatrice, 2 generiche delle pulizie e 3 infermiere).
I Dispositivi di protezione individuale (Dpi) sono stati all’inizio
inesistenti e poi inefficaci, i codici di comportamento sono stati
forniti con un corsoon linea
fine aprile, utilizzando la formula di “attività di laboratorio” e le
mascherine cucite da anziani risultati positivi di cuialcuni deceduti.
Lo spostamento di personale sia infermieristico che per le pulizie,
dalla struttura residenziale a quella per malati psichiatrici (annessa
alla Rsa dove i primi contagi accertati sono del 24 marzo), per la
somministrazione della terapia, ha contribuito alla diffusione del
Covid: anziani deceduti e contagiati, operatori ammalati che, suavolta,
hanno contagiato familiari (tra cui un bimbo di pochi mesi).
Inoltre, si sono verificati gravissimi episodi di mobbing nei
confronti di lavoratori/trici che rivendicavano sicurezza per loro, per
pazienti e familiari e che hanno indotto 15 infermieri, 5 operatrici
socio-sanitarie (oss)e una educatrice a licenziarsi. A ogni richiesta
seguivano richiami per futili motivi, provvedimenti disciplinari fino al
licenziamento di 2 oss e un autista (20 lavoratori hanno perduto il
posto di lavoro!).
Lavoratori e lavoratrici operano in situazioni di estremo disagio e
con carichi di lavoro insopportabili, visto che alcune delibere
regionali stabiliscono tempi ritenuti “sufficienti” per garantire
l’assistenza: 2 ore e 23 minuti al giorno per assistenza alla persona,
44 minuti per assistenza infermieristica e 11 minuti per assistenza
riabilitativa e animazione. Il tutto nel silenzio della Cgil, sindacato
maggiormente rappresentativo della struttura.
Qual è stata la tanto sbandierata miglior assistenza garantita da
Rossi ai malati Covid? E il personale sanitario che doveva essere assunto
di supporto alle strutture? E i Dpi da distribuire? E le responsabilità
di Giovannetti, sindaco di Pietrasanta? Chi ha controllato che
alle dichiarazioni rispondessero i fatti? La questione Rsa è di grande
importanza e l’emergenza Covid conferma che non è salutare delegare
a chi questa situazione l’ha creata e a istituzioni, partiti, dirigenti
sanitari, sindacati, la difesa della sanità e della salute, come
diritto inviolabile e irrinunciabile di ogni essere umano.
Da anni, il Comitato è impegnato in inchieste, denunce, presidi e
mobilitazioni, sul territorio in difesa della sanità pubblica e contro
il depotenziamento dell’Ospedale unico della Versilia e dei servizi
territoriali, e non dimentichiamo i morti e i contagiati tra pazienti e operatori.
La situazione d’emergenza sanitaria ha mostrato la drammaticità di
quanto avvenuto e della nefanda scelta di affidare la cura di malati e
anziani al privato.
Comitato sanità pubblica Versilia contro il depotenziamento
dell’Ospedale Unico e dei sevizi territoriali
08 ottobre 2020
Nessun commento:
Posta un commento