lunedì 12 ottobre 2020

pc 12 ottobre - Parigi: banlieue ancora in fiamme e sono quelle spettacolari dell'attacco ad un commissariato di polizia con fuochi d'artificio

Lo spettro della rivolta torna a preoccupare la borghesia francese che si "occupa" delle banlieue inviando solo più polizia. Da Sarkozy a Macron nulla è cambiato. La rabbia contro la brutalità della polizia nelle periferie proletarie, invece, ha fatto un salto di qualità.

Sabato sera, poco dopo la mezzanotte, la stazione di polizia di Champigny sur Marne è stata assalita di sorpresa con mortai pirotecnici sulla facciata ma anche con la distruzione di diversi veicoli parcheggiati davanti agli uffici. Le immagini dell'attacco e dei danni trasmesse da CNews sono spettacolari e soprattutto non è la prima volta che viene attaccato di sorpresa in piena notte. La stazione di polizia di Champigny sur Marne era già stata attaccata la notte tra il 22 e il 23 aprile.

Alcune fonti denunciano che un sedicenne è stato investito poche ore prima da un'auto della polizia in questo stesso quartiere. Lo hanno lasciato a terra con una gamba rotta. Quella stessa sera i giovani hanno deciso di rispondere. 

Ancora una volta quartieri militarizzati e polizia criminale, come sempre e come nel 2005, quando Bouna Traoré e Zyed Benna, due giovanissimi di Clichy-sous-bois, venivano uccisi da una scarica elettrica perchè si erano nascosti da un inseguimento poliziesco. Quella che è stata la scintilla della Rivolta delle banlieue

In 40 attaccano un commissariato di polizia in Francia

Gli agenti, a Champigny sur Marne, sono riusciti a malapena a barricarsi all'interno quando la folla ha iniziato ad attaccare l'ingresso e diversi mezzi della polizia 

11 ottobre 2020

AGI - Una quarantina di persone ha attaccato e assediato un commissariato di polizia fuori Parigi nella notte di ieri. Hanno utilizzato spranghe di ferro e fuochi d'artificio, lanciati come mortai contro l'edificio. Un'azione grave che spinto a nuove richieste per un'azione piu' dura del governo dopo una

serie di attacchi alle forze di sicurezza francesi.

Due agenti poco prima di mezzanotte erano in pausa sigaretta all'esterno del commissariato di Champigny sur Marne, a circa 12 chilometri a est della capitale, quando gli aggressori si sono improvvisamente riuniti e sono entrati in azione. Gli agenti sono riusciti a malapena a barricarsi all'interno quando la folla ha iniziato ad attaccare l'ingresso e diversi mezzi della polizia, mentre altri hanno lanciato una raffica di potenti fuochi d'artificio contro lo stabile. 

Nessuno è rimasto ferito.

Nelle ore successive nel centro della città era stata fermata una persona, ritenuta tra i responsabili, ma poi scagionata dalla procura che sta esaminando i filmati della sorveglianza. 

Il sindaco della città, Laurent Jeanne, ha spiegato che la polizia potrebbe essere stata presa di mira per rappresaglia dopo un recente incidente con uno scooter, presumibilmente causato dalla polizia che pero' "non e' stato dimostrato".

Il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha twittato che "questi piccoli spacciatori non spaventano nessuno e non scoraggeranno il nostro lavoro contro la droga", sebbene i funzionari di polizia non abbiano ancora identificato gli aggressori. 

L'ufficio di Darmanin ha annunciato che martedì incontrerà i sindacati di polizia, che da mesi premono per misure concrete per migliorare le condizioni di lavoro. Proprio loro hanno raccontato che l'attacco vicino a Parigi ha evidenziato una crescente minaccia contro le forze dell'ordine nei sobborghi depressi della capitale e in altre grandi città.

Le tensioni sono alte da molto tempo in queste aree densamente popolate e spesso povere, dove grandi comunità di immigrati si sono lamentate a lungo della brutalita' della polizia e del razzismo. Mercoledì scorso due agenti di polizia erano stati aggrediti e colpiti con le loro armi in un sobborgo di Parigi. Nella notte tra venerdi' e sabato si era verificato un attacco molto simile in un commissariato a Le Mans.

"Non c'è più rispetto per le forze dell'ordine, e purtroppo il governo non e' riuscito a cambiare questa tendenza", ha denunciato Frederic Lagache, del sindacato di polizia dell'Alleanza. "Sono letteralmente scene di guerra", ha detto alla televisione Bfm, Valerie Pecresse, leader di destra della regione dell'Ile de France che comprende Parigi, mentre visitava la stazione di Champigny. "Il ministro dell'Interno deve aumentare il numero di agenti nei quartieri più duramente colpiti dalla criminalità organizzata", ha aggiunto.

Diverse altre stazioni di polizia in tutta la Francia sono state prese di mira in simili attacchi di fuochi d'artificio quest'anno e la stazione di Champigny sur Marne era già stata colpita, lo scorso aprile, da giovani che brandivano fuochi d'artificio. "Ma erano solo ragazzi che protestavano durante il lockdown" imposto per frenare il coronavirus, ha spiegato il sindaco Jeanne. "Oggi siamo di fronte a qualcosa di completamente diverso, questi volevano ferire due agenti", ha aggiunto. 

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