CERCANO DI RIACCREDITARSI PRESSO IL MOVIMENTO NO TAV: NON CI DEVONO RIUSCIRE
Nelle scorse settimane lo Stato borghese ha arrestato Dana Lauriola,
esponente del Centro Sociale Autogestito Askatasuna – sito a Torino, in
corso Regina Margherita 47 – e Stefano Milanesi: due militanti del
movimento NO TAV della val di Susa.
Il reato a loro contestato è la partecipazione – avvenuta nel 2012 –
ad una manifestazione, svoltasi ad Avigliana, durante la quale era
stato messo fuori uso l’impianto di videosorveglianza e bloccate le
sbarre di accesso al casello autostradale.
Lo Stato borghese, invece di perseguire gli innumerevoli
reati perpetrati da coloro che sono legati al TAV Torino-Lyon, si
accanisce contro chi cerca di salvaguardare il territorio dalla
devastazione dovuta a questa inutile linea ferroviaria ad alta capacità.
In questa vicenda se ne inserisce un’altra che troviamo
particolarmente urticante: il tentativo, da parte di chi ha costruito le
proprie fortune elettorali anche sulla promessa di fermare questo
scempio, per poi tradire il giorno dopo essere entrato nelle assemblee
elettive nazionali e locali, di riaccreditarsi presso il movimento.
Non sfugge a nessuno che, nella primavera del 2021, i cittadini
torinesi saranno chiamati alle urne per rinnovare l’amministrazione
cittadina: in questo quadro va vista la manovra dei pentastellati
che sanno benissimo che per loro sarà un “bagno di sangue”, con la
perdita della maggioranza e la conseguente caduta nell’irrilevanza.
Deve risultare chiaro a tutti coloro che fanno parte, o comunque
simpatizzano, per chi si oppone alla devastazione della val di Susa che personaggi politici che oggi anche protestano per le misure prese dalla Magistratura non ha fatto
assolutamente niente per dare seguito alle vuote parole con le quali si è
sciacquato la bocca nella scorsa campagna elettorale.
Bosio (Al), 11 ottobre 2020
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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