MANIFESTAZIONE DAVANTI LA
PREFETTURA
IL 19 GIUGNO ALLE ORE 16
CONTRO LA REPRESSIONE DELLE
LOTTE
A partire dalla mozione contro
la repressione dell’Assemblea del Patto d’Azione è necessario raccogliere la
denuncia e organizzare la lotta di tutti coloro che subiscono gli attacchi quotidiani ai propri
diritti, lavoratrici e lavoratori, operaie e operai, studenti, organizzazioni sociali, politiche… attacchi subiti nei luoghi di lavoro, attacco/divieto del diritto di sciopero, repressione nelle piazze, nelle carceri... mettiamo insieme tutti
coloro che questi diritti li vogliono difendere combattendo fino in fondo.
Invitiamo tutti ad
organizzarsi, far conoscere l’iniziativa e partecipare per allargare
il campo d’azione attivo della ribellione contro la repressione di padroni e di questo Stato che ha sfruttato su questo piano anche l'emergenza sanitaria.
Le realtà del Patto d’Azione
di Palermo
***
La mozione
No alla repressione dei
padroni e dello Stato! Per l’unità di classe!
Le associazioni padronali e i
loro servi al governo nazionale e nelle giunte locali cercano di sfruttare la
crisi sanitaria ed economica per regolare i conti con i lavoratori e le
organizzazioni sindacali combattive all'interno delle aziende, e più in
generale per colpire ogni forma di opposizione sociale e politica. Cercano di
imporre uno stato di polizia perché la macchina del profitto deve andare avanti
sempre e comunque, anche a costo della vita dei lavoratori!
Sono state vietate le riunioni
sindacali, si è intimato ai lavoratori (compresi infermieri) di non
rivelare all’esterno i casi di contagio, le carenze nella fornitura di DPI o il
mancato rispetto delle restanti norme di sicurezza.
Abbiamo visto mandare
l’esercito contro i lavoratori in lotta in TNT-Fedex, in BRT e in UPS,
mentre decine di lavoratori, attivisti sindacali e politici sono stati oggetto
di intimidazioni, multe, denunce o aggressioni a Bologna, Modena,
Taranto, Milano, Genova, Trieste e in molte altre città.
La repressione non ha
risparmiato chi ha portato avanti azioni di solidarietà e assistenza, come
a Quarto, Torino o a Napoli dove la polizia si è presentata a casa di alcuni disoccupati per identificarli: tutti compagni “colpevoli” di aver chiesto risposte su bonus spesa, garanzia del salario diretto e indiretto, sospensione di bollette e affitti, tutela reale ed effettiva della salute e della vita dei proletari nei luoghi di lavoro, in primo luogo in quelle attività rimaste aperte durante tutto il periodo della pandemia.
a Quarto, Torino o a Napoli dove la polizia si è presentata a casa di alcuni disoccupati per identificarli: tutti compagni “colpevoli” di aver chiesto risposte su bonus spesa, garanzia del salario diretto e indiretto, sospensione di bollette e affitti, tutela reale ed effettiva della salute e della vita dei proletari nei luoghi di lavoro, in primo luogo in quelle attività rimaste aperte durante tutto il periodo della pandemia.
Abbiamo assistito a una strage
nelle carceri, ma dodici compagni anarchici sono stati arrestati o
denunciati a Bologna per “reato di solidarietà” verso i detenuti e le rivolte
nei CPR. La Procura di Milano minaccia un procedimento per terrorismo
per una scritta su un muro che non dice altro che la verità sulla gestione
criminale dell’emergenza da parte dello Stato dei padroni. Il tribunale di
Messina rimanda a giudizio quarantuno altri compagni; a Foggia continua la
persecuzione giudiziaria nei confronti delle attiviste/i e dei lavoratori in
lotta contro lo sfruttamento del bracciantato agricolo.
Le realtà aderenti
all’Assemblea per il patto d’azione esprimono la propria incondizionata
solidarietà a chi oggi lotta per gli interessi di classe. Risponderemo ad ogni
attacco rafforzando l’unità di classe! Faremo di ogni attacco repressivo
un’occasione per unire le lotte sui luoghi di lavoro e sui territori, a livello
nazionale e internazionale
La crisi la paghino i padroni!
Non siamo carne da macello!
Indietro non si torna!
Assemblea per il Patto
d’azione
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