Ferrara, “detenuto torturato”: la procura chiede il rinvio a giudizio per tre agenti di polizia penitenziaria
Gli indagati rispondono anche di lesioni e a vario titolo di falso e calunnia, per aver scritto nei rapporti, in sostanza, che il detenuto si era opposto alla perquisizione e li aveva aggrediti. Dopo la vicenda, la vittima è stata trasferita nel carcere di Reggio Emilia e per le ferite riportate sono stati prescritti 15 giorni di prognosi.
Ad essere coinvolta è anche un’infermiera del carcere che è imputata per false attestazioni. “Esiste un fatto principale che è quello che viene contestato agli agenti. E un fatto secondario, contestato alla mia assistita, che avrebbe cercato di agevolare l’impunità di questi soggetti. Intanto bisogna dimostrare che siano colpevoli, e lo ritengo arduo, e poi, in secondo luogo, se le dichiarazioni della mia assistita siano pro reo o se effettivamente, come è successo, siano in buona fede: ha riportato quello che ha visto” dice l’avvocato Denis Lovison, difensore dell’infermiera.
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