Gli operai in sciopero vengono buttati fuori dall’azienda dai poliziotti. Un picchetto di polizia enorme, decine e decine di camionette.
Anche nel periodo del coronavirus si vede da che parte sta lo Stato, il governo e la sua sbirraglia.
Conte ha detto che in questo periodo non si può licenziare e allora perché Tnt lo fa e la polizia accorre a difendere l’azienda di cui la proprietà e’ in mano alle poste americane?
E’ la guerra di classe! I lavoratori come carne da macello in magazzino a morire per il dio profitto e se la merce da distribuire scarseggia debbono accettare di essere licenziati e guai a difendersi con il proprio sindacato perché subito la legge del manganello interviene.
Decine di camionette e volanti pronte ad intervenire contro gli operai alla
#Tnt Pescheria Borromeo (MI), Digos ed identificazioni anche in altri magazzini dove si sta scioperando per l’anticipazione della cassaintegrazione, per opporsi a licenziamenti, per far applicare gli accordi e protocolli firmati.
Questa è la fase 2 di Confindustria e Governo.
Noi non ci arrendiamo. Chiediamo a tutti di esprimersi e sostenere la lotta.
Per la sicurezza sui posti di lavoro, per l’anticipazione della Cassa Integrazione ed in solidarietà per i lavoratori della Tnt Pescheria Borromeo (MI) in occupazione contro i licenziamenti di 66 lavoratori con la scusa
#covid19 non rispettando gli accordi firmati.
Digos e polizia subito nei magazzini.
Ma noi non molliamo:
se lavoriamo, possiamo scioperare
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