giovedì 7 maggio 2020

pc 7 maggio - Indetta la nuova assemblea nazionale del Patto d'azione

stralci della lettera proposta

.... le numerosissime iniziative prodotte nelle strade e nelle piazze nella giornata del 1 maggio, testimoniano come la proposta del Patto d'azione abbia contribuito a mettere in moto e collegare forze e risorse che il più delle volte erano rimaste finora rintanate su un piano esclusivamente locale e/o di gruppo.
Possiamo dire a pieno titolo, e senza alcun rischio di apparire narcisisti, che la quasi totalità delle iniziative "fisiche" messe in campo a ridosso del 1 maggio siano state promosse da realtà partecipanti al Patto.

Il giudizio decisamente positivo di questa prima verifica ci spinge dunque a proporvi la convocazione di una nuova assemblea, nella quale oltre a fare un bilancio collettivo delle due giornate, proseguire il confronto e affrontare il nodo del "che fare?" alla luce della cosiddetta Fase 2 in cui siamo ufficialmente entrati in queste ore, intendiamo mettere all'ordine del giorno uno sviluppo e una strutturazione organizzativa del percorso comune che sia al passo con i compiti impegnativi che ci troveremo ad affrontare nelle prossime settimane e i prossimi mesi.

Ciò a partire dai temi e dalle emergenze politiche e sociali che riteniamo più urgenti ed essenziali, e che in questa sede ci limitiamo a sintetizziare in via sommaria:
a) scenari aperti dalla "crisi-Covid" sul piano economico interno, europeo e internazionale;
b) necessità di lanciare una campagna sul tema della sicurezza sul lavoro, per il rispetto integrale dei Protocolli e di denuncia delle stragi compiute dai padroni nelle fabbriche e nei magazzini durante l'emergenza con la complicità del governo Conte.
c) costruire una grande mobilitazione sul tema della difesa dei salari e affinché siano i padroni a pagare i costi della crisi.
d) ipotizzare forme di intervento coordinato rispetto all'esercito di nuovi disoccupati e lavoratori poveri prodotti dal binomio capitale-pandemia.
e) necessità di rispondere all'acuirsi della repressione nei luoghi di lavoro e sui territori, a partire dalla rivendicazione di una depenalizzazione generalizzata per le denunce e le contravvenzioni comminate in questi mesi ai lavoratori in sciopero, ai disoccupati e agli attivisti.

Ovviamente si tratta di una traccia di discussione "aperta" e dunque tutt'altro che esaustiva, mache riteniamo necessaria al fine di rendere la discussione il più possibile ordinata ed efficiente.

Vi proponiamo dunque un nuovo incontro sulla piattaforma Zoom (auspicando sia l'ultimo in modalità telematica) per SABATO 9 MAGGIO ALLE ORE 16,00.

Per l'esecutivo Nazionale SI Cobas



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