È una buona notizia? Vedremo.
Certo, gli operai dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese hanno una lunga
esperienza di tante trattative, durate pure a lungo, piani organizzativi e di
rilancio, di impegni più o meno solenni di politici e sindacalisti, nazionali e
locali ecc. ecc., ma soprattutto di tante chiacchiere e niente risultati. E
quindi staranno in attesa di vedere le prossime mosse. E, inoltre, questa mossa
improvvisa dei commissari potrebbe nascondere proprio il riconoscimento
dell’impossibilità del rilancio (che sarebbe “giustificato” anche dall’attuale
momento di crisi, che però, visti i “prezzi bassi” potrebbe essere proprio il
momento che spinge all’acquisto da parte di qualche grosso padrone industriale
o della grande finanza).
Tutto il “pacchetto” Blutec,
d'altronde, con i suoi stabilimenti con una produzione diversificata e
tecnologicamente avanzata in Italia e all’estero è abbastanza interessante.
tecnologicamente avanzata in Italia e all’estero è abbastanza interessante.
E non dimentichiamo nemmeno che
“Su Termini Imerese si gioca anche la carta della presenza di un pacchetto di
investimenti pubblici destinati alla riconversione o al rilancio dell'area
industriale di cui una parte nell'accordo di programma da oltre 400 milioni
firmato nelle scorse settimane dall'assessore regionale alle Attività
produttive della Regione siciliana Mimmo Turano e dal ministro per lo Sviluppo
economico Stefano Patuanelli.”
Il giornalista, comunque, vede la
questione con occhio positivo: “Di fatto, sembra di capire – continua il
quotidiano di Confindustria - anche sulla base delle informazioni disponibili,
che si tratti di un passaggio che prelude alla formalizzazione e
ufficializzazione di interessi già in atto: negli ultimi mesi i commissari di
Blutec hanno avuto diversi contatti con possibili investitori. Di certo, si
legge nell'avviso, questo passaggio è fondamentale per la definizione del
programma di Blutec e Ingegneria Italiana: una sorta di piano industriale che è
in corso di definizione.”
Da un lato in ogni caso bisogna
aspettare il 29 maggio, giorno in cui scade il bando per le “manifestazioni di
interesse”, come si dice, dall’altro manca ancora la “pressione” degli operai
che spinga fortemente per una soluzione positiva.
qui di seguito l'articolo del Sole 24 Ore
MANIFESTAZIONI D'INTERESSE
Blutec mette in vendita anche
Termini Imerese
Il bando per gli stabilimenti
pubblicato dai commissari scade il 29 maggio prossimo
Nino Amadore
Un avviso per la vendita di tutti
gli stabilimenti che fanno capo alla Blutec sia in Italia sia all'estero.
E l'ultima tappa, per il momento, del gruppo che da ottobre dell'anno scorso è
affidato ai commissari straordinari (Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe
Glorioso e Fabrizio Grasso) in applicazione della legge Marzano dopo il
sequestro della totalità delle azioni della capogruppo Metec che faceva capo a
Roberto Ginatta: un sequestro cui si è arrivati al culmine di un'inchiesta in
cui Ginatta e l'amministratore delegato di Blutec erano accusati di aver
sottratto i fondi di Invitalia destinati alla riconversione dello stabilimento
di Termini Imerese nel palermitano. L'avviso è stato pubblicato sui principali
quotidiani italiani e sul Financial Times e prevede la cessione di tutti i
complessi aziendali che fanno capo a Blutec e a Ingegneria Italia (altra azienda
del gruppo) in amministrazione straordinaria a partire dal sito di Termini
Imerese «attivo - scrivono i commissari - nella trasformazione e
riconversione di veicoli, assemblaggio, stampa 3D e lavorazione a freddo di
metalli». Di fatto, sembra di capire anche sulla base delle informazioni
disponibili, che si tratti di un passaggio che prelude alla formalizzazione e
ufficializzazione di interessi già in atto: negli ultimi mesi i commissari di
Blutec hanno avuto diversi contatti con possibili investitori. Di certo, si
legge nell'avviso, questo passaggio è fondamentale per la definizione del
programma di Blutec e Ingegneria Italiana: una sorta di piano industriale che è
in corso di definizione.
Su Termini Imerese si gioca anche
la carta della presenza di un pacchetto di investimenti pubblici destinati alla
riconversione o al rilancio dell'area industriale di cui una parte nell'accordo
di programma da oltre 400 milioni firmato nelle scorse settimane dall'assessore
regionale alle Attività produttive della Regione siciliana Mimmo Turano e dal
ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
L'avviso pubblicato ieri è un
banco di prova anche per il Distretto della meccatronica siciliana che si era
fatto avanti proponendo di trasformare lo stabilimento ex Fiat in un polo per
la produzione di dispositivi di protezione individuale nella lotta contro il
Covid-19. A parte il sito siciliano vi sono altri cinque complessi aziendali
che fanno capo a Blutec e ciascuno ha una sua peculiarità e valore. Ha un certo
valore, per esempio, la Stola do Brasil attiva nella produzione di
componentistica per il settore automotive: fondata nel 1997 nella città di Belo
Horizonte per il supporto alla Fiat do Brasil nelle produzioni di scocche
complete e sottogruppi stampati ed assemblati in acciaio oggi ha quasi 1.400
dipendenti.
Tra i complessi produttivi in
vendita anche il sito di Asti attivo nella progettazione e fabbricazione di
sistemi di illuminazione e di particolari in plastica per il settore
automotive. Qui un paio di giorni fa Blutec ha siglato con la Tecnomeccanica,
azienda controllata totalmente da IDeA Capital Fund Sgr (Gruppo De Agostini),
un contratto di rete che potrebbe essere il preludio di altro come l'acquisto
dello stabilimento astigiano di Blutec da parte della stessa Tecnomeccanica. Ma
è ancora presto per parlarne.
«Questo contratto di rete
denominato Tecnolighting grazie alla capacità commerciale di Tecnomeccanica è
riuscito, già con la sua costituzione ad accrescere le proprie quote di mercato
all’assegnazione di nuove applicazioni di fendinebbia alogeni per la Jeep
Compass, Fiat 500x ed Iveco Daily - spiegano i commissari di Blutec -. A questi
nuovi business si aggiungono trattative avanzate con i propri clienti volti a
soddisfare le loro esigenze all'outsourcing dei loro processi di produzione di
componenti e/o montaggi di fari completi per il mercato dell'aftermarket».
Tra gli altri complessi
industriali sul mercato la Blutec Chemical Automotive di Orbassano in provincia
di Torino attiva nella produzione di adesivi e sigillanti per il settore
automotive; Ingegneria Italia che si occupa della progettazione di master di
prototipi con 110 dipendenti ha la sede principale a Rivoli e un ufficio
progettazione a Modena e infine quella che i commissari chiamano business unit
metallic (in Abruzzo e Basilicata) che si occupa tra le altre cose di
stampaggio e lastratura. Per tutti il termine per le manifestazioni di
interesse scade alle 12 del 29 maggio.
Il Sole 24 Ore
1 maggio 2020
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