Tragedia durante le operazioni di soccorso: quando i migranti hanno visto le motovedette si sono spostati tutti insieme da un lato finendo in acqua. Ventidue le persone salvate, all'appello ne mancano 15. Ma secondo alcuni superstiti le persone a bordo erano 70, quindi il bilancio potrebbe essere addirittura peggiore. "Fra i dispersi c'è anche mia sorella con la sua bambina di appena 8 mesi", racconta una donna. Il procuratore Vella: "Erano tutti senza salvagente, se lo avessero avuto ora sarebbero salvi"
Il naufragio – La Centrale Operativa di Roma aveva ricevuto domenica sera diverse segnalazioni dal Cur di Palermo (Centro Unico di Risposta) riguardanti l’imbarcazione. “Acquisite le prime informazioni – si legge in una nota – venivano avviate, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, le attività di ricerca in mare con l’impiego di una motovedetta Classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa e di un’unità della Guardia di Finanza che si trovava già in zona in attività di pattugliamento”.
I migranti si sono spostati su un lato e sono finiti in acqua – Poco dopo mezzanotte la motovedetta della Guardia Costiera ha avvistato a 6 miglia dall’isola il barchino “sovraccarico” e “già sbandato”. Dopo qualche minuto è arrivata anche la
Guardia di Finanza. Nel corso delle operazioni di soccorso, con condizioni avverse,
lo spostamento repentino dei migranti ha provocato il ribaltamento dell’imbarcazione. Ventidue migranti caduti in mare sono stati recuperati vivi. Mancano all’appello quindi circa 25 persone, tra loro anche
8 bambini. Le condizioni meteo nel
Canale di Sicilia stanno peggiorando e le previsioni per i prossimi giorni sono proibitive.
Neanche il tempo di finire di commemorare le vittime del 3 ottobre 2013, che
Lampedusa è costretta a contare altri morti. Il mare finora ha restituito
13 corpi. Sono
tutte donne. Sono i cadaveri dei
migranti recuperati dopo il naufragio avvenuto nella notte a 6 miglia dall’isola, dove un barchino che probabilmente trasportava
cinquanta persone è naufragato poco dopo mezzanotte: in 22 sono stati soccorsi dalle motovedette della
Guardia costiera. All’appello, quindi, mancherebbero ancora 15 persone. Ma secondo altri superstiti le persone a bordo erano
70, quindi il bilancio potrebbe essere addirittura peggiore. “Fra i dispersi c’è anche mia
sorella con la sua
bambina di appena
8 mesi“, racconta una donna salvata dalla Guardia costiera e accompagnata all’hotspot di contrada Imbriacola
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