Omuncoli frustrati che odiano le donne che vogliono sottrarsi alle loro catene di oppressione
Polizia, carabinieri, magistratura che sanno ben perseguire e reprimere chi lotta, ma non sanno - non vogliono - perseguire chi minaccia di uccidere le donne
Polizia, carabinieri, magistratura che sanno ben perseguire e reprimere chi lotta, ma non sanno - non vogliono - perseguire chi minaccia di uccidere le donne
Stato e governi che mantenendo le donne incatenate al ruolo di tutela della famiglia e dei "normali" rapporti di coppia alimentano una concezione di proprietà bastarda,
non possono che far aumentare questa guerra di bassa intensità contro le donne.
Solo la lotta rivoluzionaria delle donne vi può mettere fine!
Omicidio la scorsa notte a Cologno al Serio, nella Bergamasca. Un uomo di 47 anni, Maurizio Quattrocchi, ha ucciso la moglie, Zinaida Solonari, moldava di 36. Il delitto è avvenuto fuori dalla casa della sorella di lei, attorno alle 4.
La donna per due volte aveva denunciato le minacce ai carabinieri,ma non era successo niente.
La donna per due volte aveva denunciato le minacce ai carabinieri,ma non era successo niente.
La settimana scorsa in casa erano arrivati i carabinieri, che avevano consigliato a Zina (così la chiamava, chi conosceva la 36enne) di allontanarsi e andare a vivere da qualche altra parte. Lo aveva fatto con le ragazze tre giorni fa. Si era trasferita non molto lontano a casa della sorella. Pensavano che sarebbe stato un posto sicuro ma si sono sbagliati. Lui molto litigioso - Maurizio, 47 anni, "litigioso" e "prepotente" come l'hanno decritto diversi testimoni ai carabinieri, l'ha aspettata al buio di notte fino a quando, dopo le due, Zina è tornata dal lavoro, ed è riuscita a fare solo tre metri prima che lui l'aggredisse con un coltello da cucina.
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