UNO stralcio da Articolo di Vito Totire e Maurizio Portaluri
Un giovane cingalese di 24 anni tenuto in stato di schiavitù è stato scoperto in una azienda agricola di Casamassima nell’agosto scorso: percepiva 1,8 € all’ora, senza festivi e riposi per 11 ore al giorno e viveva in un alloggio di fortuna senza servizi igienici. Un giovane di 28 anni di nazionalità albanese è morto in questi giorni in una azienda di calcestruzzi durante le operazioni di trivella nell’area industriale di Altamura. Un giovane pastore 20enne, ridotto in schiavitù, costretto a lavorare e vivere all’interno di una masseria vicino Brindisi in condizioni disumane e dormire su un giaciglio, per una paga mensile di 650 €, circa 1,5 € all’ora per più di 13/14 ore al giorno, dalle 5 di mattina, e senza riposo settimanale, ferie, diritti. Nell’agosto scorso un gruppo di 20 braccianti agricoli della provincia di Brindisi, composto soprattutto da donne di Oria ed Erchie, è rimasto intossicato mentre operava fra i tendoni in un vigneto nelle campagne di Turi, nel Barese. I lavoratori avrebbero inalato esalazioni chimiche, emissioni accentuate dalle alte temperature. In questi giorni a Francavilla Fontana in una società, che si occupa della raccolta di uva da vino e da tavola, è stata accertata la presenza di complessivi sette lavoratori subordinati, braccianti agricoli sprovvisti di idonei dispositivi di protezione individuale, adeguata formazione in materia di sicurezza sul lavoro e di idonea Lavoro: Puglia sicura?
4 Ottobre 2019 Redazione Lascia un commento
di Vito Totire e Maurizio Portaluri
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