giovedì 10 ottobre 2019

pc 10 ottobre - Protesta contro il governo PD/5STELLE che da via libera agli F35- D'accordo Salvini e centrodestra

Don Renato Sacco contro i caccia F35: “Sono strumenti di morte, possiamo ancora lasciare il progetto”..i costi di un F35: sono 120-130 milioni, io credo addirittura si arrivi a 150....quanti posti di lavoro si creerebbero investendoli diversamente? Facendo strade, asili, scuole, ospedali? ».

NOVARA – Mentre sei F35 italiani affrontano loro prima missione internazionale in ambito Nato, un turno di difesa dello spazio aereo islandese, torna a far sentire la sua voce il fronte di chi si oppone ai supercaccia assemblati nello stabilimento Faco di Cameri. A cominciare da don Renato Sacco, parroco di Cesara e coordinatore nazionale di Pax Christi, impegnato su questo tema fin dalla prima ora insieme a Rete Disarmo: «Quella alla quale stiamo assistendo in questi giorni - dice - è una campagna di lobby potente, alla quale la politica rischia di essere succube, per presentare gli F35 come gioielli della tecnologia di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Li mandando a sorvolare Torino e ci fanno le foto come alla campagna pubblicitaria dei gianduiotti. Ma la prima vittima della guerra da sempre è la verità. E noi stiamo sentendo tante bugie».

Quali? «Non è vero che ci siano penali da pagare per uscire dal progetto. Ci saranno dal 1° gennaio
2020. Fino a quel momento possiamo fermarci. E allora dobbiamo discuterne adesso, con la società civile e con il governo. Non è vero che un F35 costi 80 milioni: sono 120-130, io credo addirittura si arrivi a 150. Con uno di questi strumenti di morte si possono acquistare otto Canadair per spegnere
gli incendi. Non è vero che siano un gioiello di tecnologia: gli stessi militari americani, che la guerra la fanno seriamente, sono molto perplessi. E un generale italiano come Fabio Mini ha sostenuto che gli F35 servono solo a chi li produce. Non sono vere le promesse dei posti di lavoro, si era parlato addirittura di 10 mila. A parte il fatto che non possiamo accettare che un oggetto di morte sia considerato un’opportunità di lavoro, il progetto ci costa 10 miliardi più altri 50 per il mantenimento negli anni: quanti posti di lavoro si creerebbero investendoli diversamente? Facendo strade, asili, scuole, ospedali? ».

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