mercoledì 9 ottobre 2019

pc 9 ottobre - Sui muri di Talsano/Taranto mentre si approva il taglio reazionario dei parlamentari



da proletari comunisti - Speciale Governo

Il taglio dei parlamentari  lungi dall'essere un attacco alla casta, ai costi della politica, ne è una vera esaltazione, perchè è del tutto evidente che riducendo il numero dei parlamentari l'effetto immediato è meno parlamentari che contano molto di più che hanno nelle mani molti più soldi e leve finanziarie, molto più potere reale, mentre si riduce enormemente la platea degli eletti e in generale anche degli elettori, perchè si tratta di meccanismi che alimentano l'astensionismo – basta vedere quello che succede nei secondi turni di tutti i tipi di elezioni.
Quindi è una riforma pro casta e antidemocratica. E' una riforma che va esattamente nella direzione di Salvini e Renzi, perchè aumenta il peso e la possibilità di maggioranze anche assolute del primo partito, cioè quello che ottiene maggiori voti. Con la riduzione dei parlamentari se si votasse oggi la maggioranza assoluta di Salvini sarebbe scontata.
A parlamenti ancora più saldamente nelle mani del partito di maggioranza, corrispondono governi più forti e dittatoriali che hanno meno ostacoli nel far passare leggi e decreti.
Per di più, evidentemente, questo tipo di situazioni riduce enormemente le possibilità di liste democratiche minori di entrare nel Parlamento.
Quindi, la riduzione del numero dei parlamentari è uan riforma reazionaria che va denunciata e combattuta...

Nessun commento:

Posta un commento