IL VOLTO DEL FASCISMO. GIORNALISTA RAI 2 AGGREDITO A TESTATA E MANGANELLO DA SOSTENITORE DI PUNTA DI CASA POUND, MEMBRO DI UN CLAN DELLA ZONA.
...Roberto Spada è membro della famiglia Spada. Tutti a Ostia sanno chi sono.
Chiedete come Casa Pound ha fatto a prendere voti... Violenza, minacce, droga, traffici occulti, sono da sempre le armi dei fascisti. Nel Ventennio, negli anni '70, e oggi.
Repubblica scrive: "La presenza di militanti e di esponenti del clan Spada davanti ai seggi, domenica scorsa, in occasione del voto era stata rivelata da Repubblica. Marsella non ha mai preso le distanze né da Roberto Spada, né dal sostegno del clan, confermando di conoscere l'esponente dell'omonima famiglia fin dall'infanzia.
Per aver minacciato degli studenti fuori da un liceo, Luca Marsella è stato condannato nei mesi scorsi a due mesi con l'accusa di violenza privata. I fatti si riferiscono al 2011".
Una testata ai giornalisti non si era mai vista. A freddo. Un manganello tenuto nascosto dietro la schiena e tirato fuori per picchiare giornalista e cameraman. Se lo ha fatto a un giornalista, cosa possono fare ad altri?
Basta fascismo! Basta Casa Pound! Basta dare spazio a questi criminali!
Chiedete come Casa Pound ha fatto a prendere voti... Violenza, minacce, droga, traffici occulti, sono da sempre le armi dei fascisti. Nel Ventennio, negli anni '70, e oggi.
Repubblica scrive: "La presenza di militanti e di esponenti del clan Spada davanti ai seggi, domenica scorsa, in occasione del voto era stata rivelata da Repubblica. Marsella non ha mai preso le distanze né da Roberto Spada, né dal sostegno del clan, confermando di conoscere l'esponente dell'omonima famiglia fin dall'infanzia.
Per aver minacciato degli studenti fuori da un liceo, Luca Marsella è stato condannato nei mesi scorsi a due mesi con l'accusa di violenza privata. I fatti si riferiscono al 2011".
Una testata ai giornalisti non si era mai vista. A freddo. Un manganello tenuto nascosto dietro la schiena e tirato fuori per picchiare giornalista e cameraman. Se lo ha fatto a un giornalista, cosa possono fare ad altri?
Basta fascismo! Basta Casa Pound! Basta dare spazio a questi criminali!
La finta indignazione dei media e delle istituzioni contro Casa Pound
I fascisti li avete nutriti, dandogli spazi e agibilità - il centrodestra gli passava i soldi e li candidava, i 5 Stelle ci interloquivano, quanto al PD...
Ogni scorreggia che fanno 4 fascisti diventa un'impresa epica, ogni border line con una celtica che sbraita contro gli immigrati si prende le copertine dei giornali, mentre la TV non parla di cittadini e associazioni di volontariato che ogni giorno si fanno il mazzo per migliorare il proprio territorio.
Ogni volta che aggrediscono qualcuno solo perché ha una maglietta di sinistra, la reazione della stampa è parlare di "opposti estremismi". Quella della magistratura è di indagare tutti per rissa, anche se i fascisti erano in agguato con i coltelli...
Fanno diventare fenomeni delle persone mediocri, che esistono solo perché hanno agganci con la malavita, con il mondo di Mafia Capitale, con pezzi dello Stato... De Santis che spara e uccide Ciro Esposito, Casseri che a Firenze uccide due senegalesi, sono ogni volta "singoli", pazzi isolati... la parolina magica "fascista" fatica sempre a uscire - ieri la Raggi ha detto "fermeremo gli estremismi": proprio non riesce a pronunciarla...
Li volete fermare? Vi basta applicare la Costituzione antifascista. Vi basta indagare sui soldi e tagliargli il carburante. Ci mettereste due secondi a dissolvere Casa Pound e Forza Nuova.
Ma la verità è che i fascisti servono. E quindi ancora una volta dovranno essere le classi popolari di questo paese a fare tutto da sole... senza paura, alla luce del sole
da je so' pazz
La propaganda di Casa pound sui giornali...
su Repubblica Giovanna Vitale parla di “vittoria senza
precedenti” della formazione neo-fascista. Una pubblicità ingannevole.
L’articolo, infatti, non l’ha scritto la giornalista del quotidiano La
Repubblica ma Casa pound stessa. Il testo si presenta integralmente come un copia-incolla del trionfale comunicato stampa diramato dal partito. Si apre con un virgolettato del vicepresidente, Simone Di Stefano, continua pubblicizzandone il programma e si conclude assicurando che Casa pound sta “crescendo a ritmi sostenuti”.
Repubblica ma Casa pound stessa. Il testo si presenta integralmente come un copia-incolla del trionfale comunicato stampa diramato dal partito. Si apre con un virgolettato del vicepresidente, Simone Di Stefano, continua pubblicizzandone il programma e si conclude assicurando che Casa pound sta “crescendo a ritmi sostenuti”.
In
cosa consiste questa “crescita” del partito neo-fascista? A Ostia due
persone su tre a votare non ci sono proprio andate, considerando che
qualsiasi altra attività è in fondo più interessante, utile o piacevole
che andare a votare per una qualsiasi delle formazioni presenti in
campo. E non si tratta di un dato endemico, nella precedente tornata
elettorale più della metà degli aventi diritti era andata a votare,
stessa cosa per le recenti elezioni comunali. Qui siamo a -20% di
affluenza. Tra il 36,1% dei votanti effettivi tra gli aventi diritto, il
candidato di Casa pound raccoglie i voti del 9,08%, ossia di 6’086
cittadini sui 185’661 registrati nelle liste elettorali del municipio X.
Al netto dell’astensione, quindi, poco più del 3% degli abitanti di
Ostia appoggiano Di Stefano e soci. Un pò pochino per una formazione
che, ad ascoltare i giornali, sarebbe protagonista di una crescita
inarrestabile. Un po pochino per un quartiere che, ad ascoltare le
televisioni, sarebbe ormai in mano a Casa pound.
Pacchetti di voti e pacchi di pasta: la bolla di Casa Pound
Dopo
lo scioglimento della giunta e il commissariamento del Municipio per
mafia, Casa pound, al pari di tutte le formazioni con un minimo di
radicamento sociale che si muovevano sul territorio lidense, si sono
trovate davanti ad un ultimatum: schierarsi con il redivivo legalismo
peloso del Partito democratico, di cui si faceva garante niente di meno
che mr TAV Stefano Esposito, oppure decidere di stare con la famiglia
Spada, una famiglia sinti legata al clan dei Casamonica. Come a Ostia
sanno ormai anche i sassi, i neo-fascisti hanno fatto una scelta di
campo senza grandi esitazioni, venuta fuori in maniera eclatante nelle
scorse settimane con le dichiarazioni di voto su facebook degli Spada e
le foto di un esponente di spicco, Roberto, abbracciato al candidato
presidente al municipio X di Casa pound, Luca Marsella, ma che in realtà
era già evidente da qualche anno a chi vive nel territorio lidense.
Fino a qualche mese fa uno dei principali sponsor mediatici di Casa
pound era il Quotidiano del litorale, giornale il cui ex-direttore è
Silvia Gonfaloni, amante del commissario Antonio Franco arrestato poi
nell’estate del 2016 per corruzione a causa dei favori concessi a Mauro
Cafagna, le cui attività prevedevano, tra l’altro, l’amministratore di
alcune società legate ad Ottavio Spada. È con l’appoggio della famiglia
Spada che CPI svolge le sue iniziative “sociali” come il blocco degli
sfratti, che non si configura come un’iniziativa di lotta e di
solidarietà per tutte le famiglie che si trovano in situazione di
morosità incolpevole ma come protezione concessa dal clan (recentemente
gli Spada hanno ricevuto sette condanne per estorsione con l’aggravante
del metodo mafioso per il racket delle case popolari ad Ostia).
La collusione tra neo-fascismo e
imprenditorialità mafiosa legata agli stabilimenti è nel DNA di Casa
pound Ostia fin dalle origini, basti pensare al candidato di CPI alle
elezioni regionali del 2013, Ferdinando Colloca, veniva condannato nel
febbraio scorso, con l’aggravante del metodo mafioso, a tre anni e
quattro mesi di carcere per l’assegnazione della gestione dello
stabilimento balneare "Orsa Maggiore”. La candidata di Casa pound alle
ultime elezioni comunali è stata d’altronde Carlotta Chiaraluce,
rampolla di una potente famiglia legata alla destra storica di Ostia con
importanti interessi economici sull’arenile in parte legati
all’attività di rimessaggio navale. È quella stessa Carlotta Chiaraluce
che abbiamo ritrovato qualche giorno fa a “moderare” il “dibattito” tra
Di Stefano e il giornalista Enrico Mentana nella sede dei fascisti del
terzo millennio.
C’è poi un
consenso legato al mero acquisto di voti degno della prima repubblica.
Casa pound distribuisce gratuitamente ogni settimana circa 250 pacchi
alimentari a famiglie rigorosamente italiane che poi, senza sorprese,
“passano alla cassa” al momento delle elezioni. Infine ritroviamo le
attività di mero squadrismo sul territorio, con le numerose aggressioni e
minacce di cui si è reso protagonista negli anni l’esuberante Luca
Marsella, il già citato candidato alla presidenza del X municipio nelle
elezioni di domenica scorsa e recentemente condannato per aver
minacciato di morte dei liceali se avessero convocato una manifestazione
contro l’apertura della locale sede di Casa pound.
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