giovedì 9 novembre 2017

pc 9 novembre - ILVA Genova - lotta e repressione

Occupazione Ilva, presentato un esposto: "Hanno danneggiato azienda e lavoratori"

GENOVA - Ilva ha presentato un esposto alla stazione dei carabinieri di Cornigliano - Sestri Ponente perché ritiene che l'occupazione dello stabilimento, in corso da parte della Rsu Fiom, abbia causato danni all'azienda e ai lavoratori. Nell'esposto si fa riferimento al fatto che chi non aderiva alla protesta è stato allontanato dai reparti e ciò ha determinato lo stop di tutta la produzione.
Nell'esposto si legge che“gli scioperanti hanno fatto irruzione nell'area dove erano ricoverati tutti i mezzi operativi” e che "nonostante i ripetuti richiami della Security aziendale i manifestanti hanno
spostato una pala gommata e un carrellone, per posizionarli davanti alla recinzione nei pressi della portineria. Per raggiungere il loro scopo, hanno spinto e rimosso un autobus che era stato posto a protezione della stessa recinzione dalla Security".
Ilva nell'esposto scrive anche che "la manifestazione ha creato gravi disagi anche ai lavoratori del secondo turno ai quali è stato impedito l'accesso al sito". L'azienda denuncia anche che i manifestanti "si sono impossessati di alcuni strumenti di lavoro senza essere autorizzati" ed hanno tentato "di posizionare alcuni new jersey davanti alla portineria per bloccarne l'accesso".

Nell'esposto si legge anche che "i manifestanti hanno bloccato anche l'ingresso carraio nel lato aeroporto, dove alcuni dipendenti intenzionati a rispettare il proprio turno di lavoro avevano tentato l'accesso, vista l'impossibilità di recarsi all'interno dello stabilimento dall'ingresso abituale".

Il Governo agli operai ilva genova Mettete in pericolo la trattativa"
Ilva, occupazione e protesta a oltranza. 
GENOVA - Fabbrica occupata, blocchi stradali, protesta a oltranza. martedì assemblea al mattino, poi il corteo e il presidio che ha paralizzato via Cornigliano fino al primo pomeriggio. Fuori dallo stabilimento una tenda rossa per ripararsi dal freddo, giunto all'improvviso.
. "Andremo avanti finché non arriverà la convocazione di un tavolo su Genova con tutti i firmatari, compresi i sindacati. Quel patto non può essere scippato e infilato in un polpettone a Roma. Noi non lo accettiamo", ribadisce il segretario della Fiom genovese, Bruno Manganaro.
Ma il ministro Calenda punta il dito contro l'iniziativa Desta stupore e sconcerto che la Fiom Cgil  promuova, fuori dalle regole, l'interruzione delle attività e proclami il presidio dello stabilimento Ilva di Genova, mentre il confronto fra le parti si è finalmente concretamente avviato. Proprio mentre si apre il confronto, reparto per reparto, del piano industriale proposto dall'investitore una simile iniziativa rischia di mettere a repentaglio la trattativa per tutta l'Ilva".
"Rischia di saltare la trattativa? Dite al Governo che, in tal caso, potremmo conquistarci tante simpatie",È il governo che non rispetta i patti, inutile stupirsi della lotta - contrattacca - lo sciopero si può fermare anche subito se arriva la convocazione".

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