giovedì 9 novembre 2017

pc 9 novembre - NO a D'Alema e Camusso - si accendono i fuochi della protesta alla Federico II di Napoli

D'Alema e la Camusso all'università per parlare di lavoratori e precarietà..
Noi siamo intervenuti ! Dopo che la polizia ci voleva impedire l'entrata con spintoni e pugni siamo riusciti ad impedire la vergognosa iniziativa nella nostra università.
Ecco qui le nostre motivazioni sul perché questi personaggi, protagonisti dei problemi che affliggono questo paese, non posso avere le soluzioni e non possono rappresentare la sinistra di questo paese.


Un gruppo di circa 100 giovani tra collettivi universitari e centri sociali ha occupato l'edificio dell'università Federico II di Napoli dove era prevista un'iniziativa con Massimo D'Alema e Susanna Camusso. I giovani hanno occupato l'aula dopo una breve colluttazione con le forze dell'ordine occupando l'aula dove è previsto il convegno «L'Europa e la crisi della socialdemocrazia» urlando «D'Alema non può venire a parlare all'università».
La Camusso segretario della Cgil s'è allontanato dall'edificio accompagnata dal grido degli studenti «jatevenne». «Quando si impedisce a delle persone di discutere liberamente si fa un danno a tutti. Mi dispiace che non si possa discutere», ha detto la Camusso lasciando Napoli. L'accaduto è stato stigmatizzato dal ministro Valeria Federi. «È gravissimo che si impedisca a qualcuno di parlare, di partecipare a un confronto, di esprimere liberamente le proprie opinioni». Così la titolare del dicastero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: «Fare ricorso alla violenza, verbale e non, per occupare un'aula e per impedire ad altri di prendere la parola è qualcosa che mai vorremmo vedere. Mai. Meno che mai in un luogo deputato al confronto, al dialogo, all'approfondimento come l'università», ha aggiunto, esprimendo solidarietà nei confronti di Susanna Camusso e di Massimo D'Alema. «Episodi come quelli di oggi sono da condannare da parte di tutti, quali che siano le posizioni personali o le appartenenze politiche. Perché quando si impedisce a qualcuno di esprimere la propria opinione è il sistema democratico in sé che viene messo in discussione».

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