da contropiano
E’ cominciato
ieri il processo per i 15 manifestanti denunciati per la contestazione
contro Renzi del 29 luglio scorso a Taranto.
Non abbiamo nulla da cui
“difenderci”! Trasformeremo il processo in un atto di accusa verso
Renzi, il suo governo, il loro Stato, che era venuto a vantarsi di aver
fatto “tanto per Taranto”, ma giustamente trovò la denuncia e la
protesta degli operai Ilva, di tanti altri lavoratori, di donne dei
quartieri inquinati, di giovani, dello Slai cobas sc che aveva chiamato
quel giorno a manifestare uniti contro quella che era una provocazione e
un ennesimo attacco per lavoratori e masse popolari di Taranto: 10
decreti solo per salvare i profitti di vecchi e nuovi padroni dell’Ilva,
nessuna bonifica, nessuna difesa dei posti di lavoro e sicurezza
all’Ilva; a questi nemici si aggiunsero i servi parlamentari, il “sempre
in televisione”, Pelillo, che vuole mantenere ben salda la sua poltrona
in parlamento calpestando i diritti fondamentali di lavoro e salute;
questi il 29 pensava di fare il gradasso tra la gente, ma ebbe la dovuta
risposta.
Questo processo deve
trovare uniti i 15 denunciati, e avere il sostegno concreto, politico di
tutte le realtà sociali, tutti coloro che il 29 c’erano e anche di
quelli che non c’erano.
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