Riceviamo e pubblichiamo
Palermo, 30 ottobre 2017
Non mi sembra ancora vero! Mi
sembra un sogno vedere Ivan, mio figlio felice di nuovo con i suoi compagni a
scuola! Non mi sembra vero, ma la realtà è che mio figlio, STUDENTE DISABILE
COMBATTENTE, oggi è tornato finalmente a scuola.
Stamattina si è svegliato molto
emozionato alla notizia che stava per venire il pullmino a prenderlo e che
sarebbe andato dai suoi compagni, che non si sarebbe più “annoiato”, per la
gioia e l’emozione ha vomitato, sentiva freddo ma era felice... ma arrivato a
scuola dove ha ritrovato l’abbraccio e il sorriso dei suoi compagni, Ivan
stringendo la sua Assistente specializzata, Daniela, ha voluto mandare delle
foto a tutti gli Assistenti igienico-personale dello Slai Cobas per il sindacato di classe che in
tutti quesi mesi hanno sostenuto attivamente la nostra battaglia e con cui
abbiamo lottato insieme dicendo loro “siete contenti di vedermi di nuovo a
scuola???”
La gioia di mio figlio arriva
dopo quasi 11 mesi di lotta continua insieme ad altri genitori e assistenti
igienico-personale tenaci, determinati che si battono con coraggio per una
battaglia di CIVILTA’ di cui sono fiera di farne parte... la gioia di mio
figlio viene dopo tanti momenti duri, piazze, incontri, tante parole al vento
dei politici, promesse su promesse...
ma quello che ha contato è LA LOTTA! e Ivan è stato sempre con me, con gli assistenti in piazza a manifestare, a scioperare per un diritto che le istituzioni hanno tentato di toglierli.
Mio figlio è tornato a scuola finalmente! MA CI SONO ALTRI RAGAZZI E RAGAZZE DISABILI CHE ANCORA A SCUOLA NON RIENTRANO perchè manca ancora il trasporto, soprattuto nei paesini, e le istituzioni in modo sempre più vergognoso hanno lasciato fuori anche una parte di assistenti specializzati, per cui il sindacato a cui mi sono unita si sta battendo.
Mio figlio è tornato a scuola,
abbiamo vinto un punto!, MA LA MIA BATTAGLIA NON E’ FINITA... come genitore mi
sento in dovere di lottare ancora per gli altri ragazzi che non vanno a scuola
con le altre madri e padri che avranno bisogno, mi sento in dovere di lottare
perchè il diritto allo studio e ad una vita dignitosa di ragazzi come mio
figlio che non hanno nessuna colpa per essere nati disabili sia GARANTITO
SEMPRE!!!
E’ una lotta collettiva che
continuerò a fare con gli Assistenti igienico-personale Slai e con tutti coloro che
vorranno sostenerci.
Rosalia Tripi - madre in lotta di Ivan studente disabile
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