Agli occhi del proletariato e delle masse popolari tutti i
concorrenti borghesi, grandi medi e piccoli, alla poltrona da presidente della
Regione sono impresentabili e loro non fanno niente per evitare lo spettacolo
miserabile che danno di sé e della propria parte politica (e dire politica è
già troppo!).
L’ex “rivoluzionario” Crocetta, che di fatto ha rivoluzionato
alla fine di cinque anni del mandato, di sicuro il suo conto in banca, rivolge
una serie di domande, e una richiesta, via stampa, a Musumeci, la cui lista si
chiama “Diventerà bellissima”:
«Se vuole la Sicilia bellissima ritiri la propria candidatura». Effettivamente
qui Crocetta è stato “coerente” e ha ritirato per primo la propria candidatura (ma in cambio
di un posto di senatore alle prossime elezioni nazionali!), ma questa domanda
andrebbe rivolta a tutti i candidati e non solo al candidato del centrodestra
sostenuto da Berlusconi, Fratelli d’Italia, Lega di Salvini, Cuffaro, Lombardo…
(gran bella compagnia!).
Passiamo ad alcune domande, come riportato da La Repubblica
Palermo del 30 ottobre scorso:
- “si sappia ad esempio «che uno dei suoi maggiori sponsor,
l'onorevole Cuffaro, è stato
condannato per reati connessi alla mafia»,
- oppure che «Genovese,
un altro suo grande sponsor e distruttore del sistema della formazione
professionale in Sicilia, è stato condannato a otto anni di carcere per reati
contro la pubblica amministrazione».
- «È a conoscenza – attacca – che tale Pellegrino, candidato in una delle liste che la sostengono,
considera Nitto Santapaola un punto di riferimento?; il sindaco di Priolo , candidato in una
delle sue liste, ha 22 capi di imputazione?».
È finita qui? No…
Poi abbiamo Fava, candidato dei 100 Passi, che accusa un
grillino della lista Cancelleri, Li Destri, di avere un cugino arrestato; un altro
grillino, nominato da Cancelleri come assessore regionale in caso di vittoria,
accusato di aver minacciato gravemente Rosato del Pd con questa frase a
proposito della legge elettorale: “noi ti bruceremo vivo”, ecc. ecc….
E forse potrebbe bastare per convincere chiunque, il 5 novembre, a
fare qualsiasi cosa tranne che votare! Per esempio cominciare ad organizzarsi
per spazzare via con una bella ramazza d'acciaio tutto questo marciume!
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