Austria: General elections
2017
Nelle recenti elezioni la classe
dominante è riuscita ad aumentare di poco la partecipazione al voto
ma solo grazie a un grosso sforzo per presentarvi qualcosa di
"nuovo". Apparentemente, tutto era nuovo: nuove liste,
nuovi colori, nuove idee. Soprattutto, il partito proclamato
vincitore, il conservatore ÖVP, ha cercato di presentarsi con un
approccio nuovo, presentando il suo candidato, Sebastian Kurz, come
diverso, e le sue idee come nuove.
In generale, la classe dirigente non ha
messo in scena una campagna elettorale in cui occorreva decidere tra
linee politiche differenti (come si è visto alle elezioni
presidenziali), ma una in cui si gareggiava a chi meglio era in grado
di proporre come nuove le stesse vecchie proposte. In tema di
razzismo, in particolare contro i mussulmani, o di uso della forza
militare, all’esterno come all’interno, nessuno è stato
inferiore all'altro - tutti hanno presentato un programma
antidemocratico!
Nelle recenti elezioni, l’ÖVP di
Sebastian Kurz ha proposto un programma ancora più apertamente
fascista. Nonostante le leggi antidemocratiche già esistenti, l’ÖVP
vuole fare ancora di più in tema di sorveglianza e repressione. In
materia di tasse, hanno dichiarano apertamente di fare la politica
del grande capitale (i grandi padroni, industriali ecc). Per i
lavoratori propongono 12 ore di lavoro al giorno e meno protezione
sociale. Alle rivendicazioni dei diritti delle donne hanno risposto
presentando candidati apertamente clerical- fascisti. Hanno diffuso
il peggior razzismo contro musulmani e rifugiati. Intendono
persistere nel massimo uso della forza contro il movimento
antifascista e rivoluzionario.
L’ÖVP in testa in parlamento
significa che si sono rafforzate le forze più reazionarie. Negli
ultimi anni borghesia è riuscita a presentare ad alcuni settori
della popolazione il suo programma antidemocratico, razzista e
apertamente antioperaio come un’opzione interessante e “nuova”.
Molti oggi parlano di una presunta
deriva di destra, portata dalle recenti elezioni. Il KPÖ parla di
svolta a destra, provocata dalla sconfitta dei Verdi, e dicono di
essere stati travolti da una valanga da destra. Anche i media
internazionali parlano di svolta a destra, ma non hanno usato lo
stesso termine per la conferma della CDU (partito gemello dell’ÖVP
in Germania). Indicano invece il FPÖ come il pericolo maggiore.
Spesso dicono anche che l’SPÖ ha sempre più scavalcato le
posizioni del FPÖ fino a coincidere col FPÖ. Dire questo e dire che
è il popolo che chiede tale programma è innanzitutto una posizione
di parte e in secondo luogo idealistica, perché non si basa sulle
contraddizioni reali e sul lavoro che i partiti borghesi hanno da
realizzare. Indubbiamente, il prossimo governo a guida ÖVP
perseguirà un programma reazionario, non a causa di una improvvisa
svolta a destra ma perché, lungo una strada già ben preparata, è
grado di fare un lavoro migliore a favore del capitale finanziario.
Ancora una volta, in queste elezioni
era giusto affermare e applicare la linea del boicottaggio elettorale
attivo. Non si può fermare la politica reazionaria e il fascismo
solo con un segno sulla scheda elettorale. Esiti elettorali diversi
indicano solo ai borghesi come imporre il proprio programma in modo
diverso, con più brutalità, più lentamente o con ulteriori
passaggi, ma non cambiano la tendenza. Nel movimento popolare e
antifascista un risultato diverso avrebbe rafforzato l’illusione
che è possibile formare un'alleanza contro il fascismo con o una
l’altra fazione della borghesia.
Il prossimo futuro porterà attacchi
ancora più forti della borghesia contro i lavoratori, i migranti, le
donne e il movimento rivoluzionario. E porterà proteste - quale che
sia il governo che formeranno. Per ottenere in queste proteste delle
vittorie per il movimento antifascista e dei lavoratori sarà
necessario formare un ampio fronte e allo stesso tempo rompere
l’egemonia delle forze borghesi. È sempre più urgente rafforzare
l'antifascismo militante, sviluppare nuove forme di lotta e contare
sulle proprie forze.
Il nuovo governo porterà tempi duri,
specie per tutte le forze progressiste, contro di esso non basterà
più rispondere come sempre.
Gli ultimi anni hanno dimostrato
chiaramente che ovunque, grazie all'iniziativa delle forze
rivoluzionarie, le masse hanno sviluppato le loro azioni e la loro
prontezza in modo efficace, combattivo e militante, l’egemonia
borghese è caduta (semplicemente perché non esisteva o non è stata
riconosciuta). Su questo deve basarsi il movimento antifascista,
usando la giusta rabbia contro il governo e il suo programma
reazionario come forza combattiva per le lotte future, contro gli
imminenti attacchi della classe dominante.
Contare sulle proprie forze e
rafforzare l’antifascismo militante!
Morte al fascismo! Libertà al
popolo!
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