mercoledì 1 novembre 2017

pc 1 novembre - Elezioni in Austria - dai compagni antifascisti e maoisti austriaci -

Austria: General elections 2017

Nelle recenti elezioni la classe dominante è riuscita ad aumentare di poco la partecipazione al voto ma solo grazie a un grosso sforzo per presentarvi qualcosa di "nuovo". Apparentemente, tutto era nuovo: nuove liste, nuovi colori, nuove idee. Soprattutto, il partito proclamato vincitore, il conservatore ÖVP, ha cercato di presentarsi con un approccio nuovo, presentando il suo candidato, Sebastian Kurz, come diverso, e le sue idee come nuove.

In generale, la classe dirigente non ha messo in scena una campagna elettorale in cui occorreva decidere tra linee politiche differenti (come si è visto alle elezioni presidenziali), ma una in cui si gareggiava a chi meglio era in grado di proporre come nuove le stesse vecchie proposte. In tema di razzismo, in particolare contro i mussulmani, o di uso della forza militare, all’esterno come all’interno, nessuno è stato inferiore all'altro - tutti hanno presentato un programma antidemocratico!


Nelle recenti elezioni, l’ÖVP di Sebastian Kurz ha proposto un programma ancora più apertamente fascista. Nonostante le leggi antidemocratiche già esistenti, l’ÖVP vuole fare ancora di più in tema di sorveglianza e repressione. In materia di tasse, hanno dichiarano apertamente di fare la politica del grande capitale (i grandi padroni, industriali ecc). Per i lavoratori propongono 12 ore di lavoro al giorno e meno protezione sociale. Alle rivendicazioni dei diritti delle donne hanno risposto presentando candidati apertamente clerical- fascisti. Hanno diffuso il peggior razzismo contro musulmani e rifugiati. Intendono persistere nel massimo uso della forza contro il movimento antifascista e rivoluzionario.

L’ÖVP in testa in parlamento significa che si sono rafforzate le forze più reazionarie. Negli ultimi anni borghesia è riuscita a presentare ad alcuni settori della popolazione il suo programma antidemocratico, razzista e apertamente antioperaio come un’opzione interessante e “nuova”.

Molti oggi parlano di una presunta deriva di destra, portata dalle recenti elezioni. Il KPÖ parla di svolta a destra, provocata dalla sconfitta dei Verdi, e dicono di essere stati travolti da una valanga da destra. Anche i media internazionali parlano di svolta a destra, ma non hanno usato lo stesso termine per la conferma della CDU (partito gemello dell’ÖVP in Germania). Indicano invece il FPÖ come il pericolo maggiore. Spesso dicono anche che l’SPÖ ha sempre più scavalcato le posizioni del FPÖ fino a coincidere col FPÖ. Dire questo e dire che è il popolo che chiede tale programma è innanzitutto una posizione di parte e in secondo luogo idealistica, perché non si basa sulle contraddizioni reali e sul lavoro che i partiti borghesi hanno da realizzare. Indubbiamente, il prossimo governo a guida ÖVP perseguirà un programma reazionario, non a causa di una improvvisa svolta a destra ma perché, lungo una strada già ben preparata, è grado di fare un lavoro migliore a favore del capitale finanziario.

Ancora una volta, in queste elezioni era giusto affermare e applicare la linea del boicottaggio elettorale attivo. Non si può fermare la politica reazionaria e il fascismo solo con un segno sulla scheda elettorale. Esiti elettorali diversi indicano solo ai borghesi come imporre il proprio programma in modo diverso, con più brutalità, più lentamente o con ulteriori passaggi, ma non cambiano la tendenza. Nel movimento popolare e antifascista un risultato diverso avrebbe rafforzato l’illusione che è possibile formare un'alleanza contro il fascismo con o una l’altra fazione della borghesia.

Il prossimo futuro porterà attacchi ancora più forti della borghesia contro i lavoratori, i migranti, le donne e il movimento rivoluzionario. E porterà proteste - quale che sia il governo che formeranno. Per ottenere in queste proteste delle vittorie per il movimento antifascista e dei lavoratori sarà necessario formare un ampio fronte e allo stesso tempo rompere l’egemonia delle forze borghesi. È sempre più urgente rafforzare l'antifascismo militante, sviluppare nuove forme di lotta e contare sulle proprie forze.

Il nuovo governo porterà tempi duri, specie per tutte le forze progressiste, contro di esso non basterà più rispondere come sempre.

Gli ultimi anni hanno dimostrato chiaramente che ovunque, grazie all'iniziativa delle forze rivoluzionarie, le masse hanno sviluppato le loro azioni e la loro prontezza in modo efficace, combattivo e militante, l’egemonia borghese è caduta (semplicemente perché non esisteva o non è stata riconosciuta). Su questo deve basarsi il movimento antifascista, usando la giusta rabbia contro il governo e il suo programma reazionario come forza combattiva per le lotte future, contro gli imminenti attacchi della classe dominante.

Contare sulle proprie forze e rafforzare l’antifascismo militante!

Morte al fascismo! Libertà al popolo!

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